POLITICA
Rottura in Samarate Insieme, si dimette Sergio Mazza
L’ex coordinatore lascia la lista civica insieme a tre commissari. «Siamo stati cacciati dalla maggioranza»

Ci sarà domani mattina, venerdì 28 marzo, l’ufficializzazione in una conferenza stampa ma sono già certe le dimissioni - con una lettera al sindaco Alessandro Ferrazzi - dell’oramai ex coordinatore della lista civica Samarate Insieme Sergio Mazza e con lui anche dei commissari Rita Di Bari, Gianpiero Ferraro e Davide Martignoni, da sempre vicini all’ex primo cittadino Luigino Portalupi. Ed è lo stesso Mazza a dire senza mezzi termini che «siamo stati cacciati da questa maggioranza».
LO SCENARIO
Rimane da parte di quella che oggi è una componente di minoranza di Samarate Insieme fiducia incondizionata al primo cittadino Ferrazzi ma sono forti le bordate contro quelli che dovevano essere alleati all’interno della vasta coalizione di centrosinistra e che alla fine non sono stati tali. Problemi che persistevano da parecchio tempo e che sono emersi in tutta la realtà in occasione di una maggioranza datata 26 febbraio con le parole di Mazza che suonano come un atto di accusa. «Le rivelazioni di Alessandro Cenci in quella riunione (candidato sindaco della lista civica Samarate Insieme ndr) - scrive l’ex coordinatore di SI - di essere stato incaricato, fin dall’inizio di questa legislatura, da parte di tutti i gruppi di maggioranza (Pd, Samarate Città Viva, M5S, Samarate al Centro e Samarate Insieme) di eliminare dalla vita politica attiva Sergio Mazza e l’ala del gruppo che fa capo al coordinatore stesso è politicamente inaccettabile e presuppone un preciso disegno, cui Cenci immoralmente si è prestato, di arrivare ad una precisa spaccatura del gruppo di SI».
LE STRADE SI SEPARANO
Tutto nel silenzio degli altri partiti di maggioranza e non mancano infine accuse precise nei confronti dell’assessore grillino Alessio Sozzi e del presidente del consiglio comunale Luca Macchi. Questa la risposta a La Prealpina di Alessandro Cenci: «Samarate Insieme siamo noi, undici candidati su sedici hanno firmato un documento per deporre Sergio Mazza dal ruolo di coordinatore il 24 febbraio e - prosegue l’attuale consigliere di maggioranza di SI - noi siamo orgogliosamente civici, loro volevano politicizzare la nostra lista, noi crediamo in questo progetto». Un progetto insomma civico e non di sinistra, ma soprattutto, analizza Cenci, «c’è la consapevolezza di essere più forti con sei nuovi commissari al posto di quattro». Ma ora le strade si sono separate.
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