I CONSIGLI
La malattia che toglie il respiro

I pazienti con asma grave sanno come questa malattia abbia un impatto negativo sulla qualità di vita. È quanto emerge da una recente indagine condotta da Doxa Pharma.
L’asma grave si presenta con un quadro clinico ben preciso: fatica a respirare (62% degli intervistati), fiato corto (60%), tosse (55%), stanchezza fisica (49%), sintomi che impediscono il riposo notturno e che durante il giorno impongono rinunce nel lavoro, nello sport, nei viaggi, nel tempo libero. A soffrirne in Italia sono oltre 300mila pazienti.
Diverse le patologie concomitanti nei soggetti con asma grave: il 33% soffre di rinite allergica, il 13% di dermatite atopica e il 17% di congiuntivite allergica per pollini o polvere di acari.
A complicare il quadro intervengono anche gli effetti collaterali per un uso prolungato (nel 60% dei soggetti) di corticosteroidi sistemici.
«I pazienti con asma grave se non ricevono una corretta diagnosi e un appropriato trattamento non possono condurre una vita normale - conferma Francesca Puggioni, Capo sezione Immunocenter dell’Humanitas di Milano - anche se oggi disponiamo di nuove terapie biologiche da somministrare con un approccio multidisciplinare e la competenza di diversi specialisti».
Sulla qualità di vita del paziente con asma grave incide anche il tempo necessario per le visite mediche e per la somministrazione di una terapia biologica da fare necessariamente in ospedale, condizione oggi molto difficile per il Codiv 19.
Si può comunque convivere con la patologia e si imparare a gestirla dando ai pazienti il maggior numero possibile di informazioni.
«Quasi sempre dall’insorgenza dei primi sintomi alla diagnosi passano dei mesi - prosegue Simona Barbaglia, Presidente di Respiriamo Insieme Onlus - un periodo troppo lungo, nel quale il paziente, non conoscendo la sua malattia e non sapendo come affrontarla, rischia di cadere nello sconforto. È nostro auspicio, in futuro, che le persone colpite da malattie respiratorie non siano in carico soltanto dal medico di base, ma anche da centri specialistici con tutte le cure necessarie».
Le ultime ricerche cliniche sull’asma hanno consentito di scoprire che alla base delle forme gravi c’è un’infiammazione di tipo 2, come reazione del sistema immunitario a fattori scatenanti, quali allergeni, virus e batteri. Per spegnere questa infiammazione, in molti casi si sono ottenuti buoni risultati con il dupilumab, un anticorpo monoclonale di natura umana.
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