IN CONSIGLIO COMUNALE
Salvataggio Beko: la politica gioca la carta dell’unione che fa la forza
Approvata la mozione del sindaco Galimberti: «Un’iniziativa assunta nell’interesse dell’economia e del lavoro del nostro territorio»
Un ordine del giorno cambiato per l’esplosione del caso Beko di Cassinetta, lasciando spazio quasi esclusivo alla crisi del gruppo industriale (la gran parte dei punti all’ordine del giorno sono rinviati alla seduta del 19 novembre). Il parlamentino cittadino di Varese riunito, in via eccezionale, a Villa Recalcati - nella serata di venerdì 15 novembre -, è subito entrato nel merito della questione con gli interventi di apertura, alla presenza tra il pubblico dei deputati Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia) e Stefano Candiani (Lega). A dare fuoco alle polveri è stato il gruppo leghista. La capogruppo Barbara Bison ha intimato al Pd di «astenersi dallo svilire un ministro come Giorgetti che ha sempre avuto a cuore la situazione della Beko e dei suoi lavoratori». Il consigliere leghista Stefano Angei ha sottolineato la necessità del capoluogo di «dare vita ad un’azione condivisa e coordinata con il Comune di Biandronno e con la Provincia di Varese», creando un «sindacato del territorio» a difesa dei lavoratori della Beko. Interviene quindi il sindaco Davide Galimberti, che ha presentato una mozione: «Un’iniziativa assunta nell’interesse dell’economia e del lavoro del nostro territorio», esordisce Galimberti. «Quasi il 10% dei varesini lavora alla Beko - prosegue il sindaco -, un’azienda che fa parte della storia di questa provincia e di questa città». Il sindaco rimarca anche come la mozione punti a rappresentare la totale sintonia, dal governo alle forze economiche e sociali, «sul fatto che i lavoratori devono restare dove sono oggi».
Gli interventi si succedono, fino a quando il capogruppo del Pd Giacomo Fisco dichiara che la maggioranza non interverrà per lasciare spazio alle parti sociali. Dopo l’audizione è partito il dibattito in Consiglio, con interventi dei consiglieri e con emendamenti: uno, presentato da Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia), è stato accettato dalla giunta, e un altro, firmato dai consiglieri della Lega e bocciato dalla giunta. Al voto, la mozione del sindaco Galimberti è stata approvata.
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