STARBENE
A tavola proviamo a essere flessibili

Sono arrivati i flexitariani. Nessuna paura, non si tratta di alieni ma dell’ultima novità in termini di regime alimentare. I flexitariani - il cui nome deriva dalle parole inglesi flexible (flessibile) e vegetarian (vegetariano) - sono coloro che seguono per la maggior parte del tempo una dieta vegana o vegetariana ma che non rinunciano anche al consumo di proteine animali di tanto in tanto.
La prima apparizione risale al 1992, riferito all’alimentazione proposta nel ristorante di Helga Morath ma il termine è stato ufficialmente riconosciuto dall’American Dialect Society solo nel 2003 che ha definito il flexitariano: «un vegetariano che mangia occasionalmente carne». Questa tendenza sembra avere sempre più successo per almeno un paio di motivi. Innanzitutto perché offre la possibilità di non seguire le regole alimentari estremamente rigide che il veganesimo e il vegetarianesimo impongono, concedendosi invece qualche piccolo strappo alle regole.
In secondo luogo, grazie al consumo occasionale di carne, uova, pollame e pesce, propone un regime alimentare più completo perché non esclude del tutto le proteine animali e non comporta il rischio di carenza di vitamine e di altri nutrienti indispensabili al nostro organismo.
Infine, non va dimenticato che il consumo ridotto di carne offre il beneficio di mantenere un migliore controllo di colesterolo, trigliceridi e pressione sanguigna, a tutto vantaggio del sistema cardio-circolatorio. Il maggiore consumo di frutta, fresca e secca, e verdura favorisce la bellezza e l’elasticità della pelle e la salute di capelli e unghie.
Esistono diversi livelli di regime flexitariano. Si parte da quello principiante, che prevede la rinuncia alla carne per 1-2 giorni alla settimana, passando per il livello intermedio con 2-3 giorni alla settimana senza carne, fino ad arrivare al livello esperto che comporta 5 giorni di rinuncia.
Insomma, i flexitariani piacciono di più perché sono meno “rigidi” di vegani e vegetariani pur seguendo gli stessi principi, rispettando gli animali e l’ambiente. Non solo: questo regime alimentare aiuterebbe anche le famiglie a risparmiare e ad essere più in salute. La moda si sta diffondendo velocemente in tutta Europa e ha conquistato anche l’Italia, dove sempre più persone si stanno convertendo al flexitarianesimo.
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