I DATI
Part-time al femminile: in Svizzera cresce
Frontalierato in contrazione: cambiano le richieste di figure professionali

Cresce leggermente l’occupazione in Svizzera e soprattutto “in rosa”. È ciò che emerge dai dati dell’Ufficio Federale di Statistica relativi al quarto trimestre del 2024 secondo cui, ad esclusione del settore agricolo, l’occupazione rossocrociata ha fatto registrare un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023: il che significano 48.300 nuovi posti di lavoro. A livello mensile, l’occupazione ha segnato un aumento dello 0,1% al netto delle variazioni stagionali, con 6.500 nuovi posti di lavoro rispetto al trimestre precedente. A livello di Confederazione il totale degli impieghi vede una significativa presenza femminile, che costituisce il 46,7% della forza lavoro totale.
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Altro dato su cui riflettere: l’aumento del lavoro part-time, raggiungendo 2,281 milioni di impieghi (di cui il 69,3% sono donne). Venendo più direttamente al Canton Ticino si evince che, mentre nei trimestri scorsi si era ripetutamente segnalato il calo dell’occupazione a livello cantonale, i dati del quarto trimestre 2024 indicano una prima controtendenza e riportano il numero delle persone occupate oltre le 245.000 unità. Svolta che arriva in una fase in cui, sul fronte degli impieghi, si nota una crescita sempre meno sostenuta. L’ultimo dato indica una crescita su base annua di circa 2.000 unità, contro una media attorno alle 5.000 unità nel 2023 e addirittura oltre alle 10.000 unità nel 2022. «Un altro elemento rilevante - si legge nel report - è l’aumento di occupati a fronte di una diminuzione degli impieghi a tempo parziale. Quindi nonostante la ripresa positiva relativa ai dati dell’occupazione, è probabile che siamo in una fase di transizione caratterizzata da alcuni megatrend, in particolare: invecchiamento demografico e digitalizzazione, che, per motivi diversi, stanno trasformando i processi di ricerca di personale. Ipotesi suffragata nuovamente dai dati svizzeri che pure indicano un forte rallentamento della crescita degli impieghi e maggiori difficoltà nel trovare personale idoneo per le posizioni aperte (difficoltà di reclutamento che è possibile monitorare tramite la Statistica dell’impiego). Interessante, infine, l’evoluzione del frontalierato, che si conferma in lieve contrazione in Ticino e in decelerazione in Svizzera. Evoluzioni che, oltre ad avvalorare l’ipotesi avanzata prima di una fase di transizione (considerando che gli stessi megatrend coinvolgono anche i paesi a noi vicini), segnalano anche il rallentamento congiunturale di alcuni settori che finora avevano trascinato la crescita di personale frontaliero, come il commercio e il turismo.
CHIAROSCURO
Il tasso di disoccupazione cantonale “Ilo” più recente mostra un valore del 5,9%, in calo e allineato a quello di lungo termine, che conferma almeno parzialmente i risultati positivi dell’occupazione. Come tre mesi fa, si evidenziano però alcuni distinguo. Tra il 2023 e il 2024, il tasso tra gli uomini è salito dal 5,5% al 6,4% mentre quello delle donne è sceso dal 7,6% al 6,8%. Gli ultimi dati trimestrali dell’occupazione non confermano l’ipotesi del passaggio verso l’inattività formulata nel monitoraggio precedente, mentre avvalorarono l’ipotesi di un mercato del lavoro che lamenta difficoltà congiunturali di alcuni comparti economici. Guardando i risultati raccolti dalla statistica dei disoccupati iscritti emergono delle particolari frizioni in alcuni settori marcatamente “maschili”, tra cui: costruzioni, in particolare le attività accessorie, commercio all’ingrosso e anche nelle attività ausiliarie ai servizi finanziari.
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