DA GUSTARE
Tra capunèt, toma e miacce

In Valsesia la cucina è fatta di piatti decisamente sostanziosi, creati per sfidare le rigidità del clima invernale.
POLENTA E CAPUNÈT
Qualche esempio? La conosciutissima polenta concia e i capunèt, semplici involtini realizzati con foglie di indivia o verza riempite di un trito misto di mortadella, prezzemolo, aglio, cipolla e pane ammollato nel latte, il tutto brasato in burro, un po’ di brodo e vino bianco.
LA TOMA VALSESIANA
Ai piedi del Monte Rosa nasce poi la toma valsesiana, fresca, stagionata e aromatizzata grazie a particolari tipi di maturazione o con spezie, aglio e peperoncino. Da non perdere gli straccetti e la mocetta, coscia di camoscio trattata come il prosciutto crudo e servita in fette molto sottili, le patate masarai, la turta d’Alagna o l’uberlekke, un bollito di origine walser preparato con diversi tipi di carni salate di animali tipici dei boschi valsesiani, talvolta insaporito con verdure o salame.
IL DOLCE
Infine le miacce: cialde, sottilissime e croccanti, che vanno d’accordo con tutto: il miele, il gorgonzola, le marmellate, lo speck, la nutella ma soprattutto con la toma valsesiana.
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