TRAGEDIA A STRESA
Vedano Olona e Stresa: lutto cittadino
Un compagno del piccolo Mattia: «Ho aperto la finestra e ho baciato il cielo»

«Adesso è il momento del dolore. Dobbiamo stringerci alle famiglie di Elisabetta Persanini e di Vittorio Zorloni che col loro Mattia hanno visto trasformarsi una domenica felice nel loro ultimo, tragico viaggio».
Il sindaco di Vedano Olona, Cristiano Citterio, è provato dalla tragedia che da ieri mattina ha scosso la comunità vedanese: la fine improvvisa di una famiglia conosciuta in paese, insieme con quella di altre undici vite. Tutte insieme sulla cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata per un cedimento strutturale dei cavi.
«Li avrei dovuti unire in matrimonio il prossimo 24 giugno - spiega Citterio -, invece ora possiamo solo condividere il dolore immenso delle loro famiglie».
Stresa lutto. E minuto di silenzio
Un minuto di silenzio da mezzogiorno per ciascuna vittima della tragedia di ieri. E lutto cittadino proclamato per la giornata di oggi da parte della sindaca Marcella Severino. Così la città di Stresa commemora le quattordici vittime e partecipa «con profondo cordoglio all’immenso dolore» delle loro famiglie.
La preside della scuola materna
«Ho aperto la finestra e ho dato un bacio al cielo», «Mattia non c’è più, è in cielo come in angelo, me l’ha detto la mia mamma», «Mattia sarà assente per tanti giorni, per sempre».
Sono questi alcuni dei messaggi scritti stamane dai compagni della scuola materna di Vedano Olona. Del bimbo morto con mamma e papà resta un aeroplanino con un coniglietto a pilotarlo, l’ultimo lavoretto di Mattia.
«Ho chiesto alle maestre - spiega la direttrice, Paola Tadiello - di comunicare ai bambini di questa triste notizie. E tutte le nostre insegnanti hanno deciso di far esprimere ai piccoli le proprie emozioni. Poi hanno fatto un cartellone azzurro, col disegno dell’angelo Mattia e di Mattia con Gesù Bambino e un angelo che li guarda. Lo attaccheranno alla finestra ma al contrario, cosicché Mattia possa guardarlo da lassù».
«Condividiamo il dolore»
«Nella preghiera ci mettiamo in ricerca del significato di questa tragedia - chiosa don Daniele Gandini, parroco di Vedano Olona -. Ed è proprio nella parola di Dio che invito tutta la comunità vedanese a condividere questo dolore proprio con la preghiera».
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