DA FARE
Tutto iniziò con il naufragio di Ottone I
Maccagno imperiale, tra storia e leggenda

Nel Medioevo, Maccagno e Cannobio erano, come oggi, unite idealmente dalle acque del Lago Maggiore, ma anche da simili condizioni amministrative, trovandosi entrambi in una posizione di libertà rispetto al potere del Ducato di Milano. Non solo: grazie alla leggenda dell’imperatore Ottone I e al decisivo ruolo della famiglia Mandelli, i legami sociali, politici e commerciali tra questi due borghi si consolidarono ulteriormente. La manifestazione Maccagno Imperiale, in programma oggi, sabato 28, a domenica 29 settembre è quindi un’occasione per celebrare il passato glorioso dei due paesi simbolo dell’Alto Verbano, in un viaggio nel passato, alla ricerca delle comune radici.
Maccagno vanta una storia del tutto particolare, quella di essere stata un’entità giuridica di natura quasi statale per quasi un millennio, essendo stata insignita come città imperiale da Ottone IV. La “polis” di Maccagno derivò da un’antica leggenda che racconta del salvataggio nel 962, da parte di alcuni maccagnesi, di Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero. Stando a quanto tramandato per secoli, il sovrano naufragò sulle acque del lago da queste parti, ma venne salvato, bene accolto e ospitato con riverenza dalla popolazione locale. A questo punto, l’Imperatore, per riconoscenza verso il bel gesto, nominò Maccagno “Corte regale “, affidò il borgo al governo di gentili e nobili signori e lo rese indipendente da qualsiasi terra e giurisdizione.
Vero? Falso? Oppure la famiglia che governò Maccagno per secoli (i Mandelli), cavalcarono questa leggenda per mantenere autonomia e indipendenza? Chissà. Come ogni leggenda di tradizione orale, il naufragio di Ottone I contiene una parte di verità storica che riporta, fuori dall’oblio, un dato inconfutabile e dimostrato da documenti storici.
Per secoli Maccagno ha goduto di un privilegio imperiale di indipendenza dagli altri feudi e dinastie, ma soprattutto del diritto di “battere moneta” e di gestire un mercato, che l’Imperatore concesse alla famiglia Mandelli.
Oggi, in un weekend pieno di storia, tradizioni e curiosità, con la rievocazione storica dello sbarco dell’Imperatore, pranzi e cene a tema, conferenze di esperti di storia del territorio, musica e danze nel mercato medievale e visite guidate, l’evento di Maccagno imperiale riporterà alla luce leggende e verità per riflettere sulle origini e per riflettere sul presente attraverso la storia.
Quest’anno il focus sarà il rapporto sulla relazione tra Maccagno e la Pieve di Cannobio, unite dalla via d’acqua che è il lago. Nel Medioevo, tra l’altro, le comunicazioni via acqua erano tecnicamente più facili e molto più sicure rispetto ai dissestati percorsi terrestri. Quindi i rapporti commerciali, istituzionali e religiosi erano favoriti con i dirimpettai di sponda, piuttosto che coi vicini adiacenti via terra. Per questa ragione Maccagno imperiale ebbe, in età medievale, rapporti più con Cannobio, diventata Pieve nel 1207 con piena autonomia amministrativa sancita con gli “Statuti del borgo e della Pieve”, che non con Luino.
I rapporti si svilupparono mentre il feudo di Maccagno Inferiore dovette affrontare per secoli le pressioni dei potenti vicini, in particolare Milano e la Svizzera, oltre agli altri dominatori che si succedettero in questa zona. Di certo il feudo imperiale di Maccagno e il suo status privilegiato hanno garantito una certa stabilità e pace, durando per secoli e “sopravvivendo” anche al passaggio alla famiglia Borromeo, nel 1692.
Tuttavia, con l’arrivo di Napoleone, nel 1797, l’autonomia terminò e il territorio fu incorporato nel neonato Regno d’Italia. L’evento fu segnato da una cerimonia simbolica con l’innalzamento, ironia della sorte, dell’albero della libertà e l’esposizione del vessillo repubblicano sulla piazza a lago.
Vicende, leggende e storie che potranno essere riscoperte in questo fine settimana, grazie all’evento organizzato dalla Pro loco di Maccagno, con il patrocinio e il contributo dei Comuni di Maccagno con Pino e Veddasca e di Cannobio. Altre informazioni e il programma dettagliato si trova sul sito internet www.maccagnoimperiale.it.
© Riproduzione Riservata