ROMA
Unhcr, necessari 16 milioni di dollari per il Myanmar

(ANSA) - ROMA, 04 APR - L'Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati,
chiede 16 milioni di dollari per assistere 1,2 milioni di
persone sopravvissute al devastante terremoto della scorsa
settimana in Myanmar. L'Unhcr utilizzerà i fondi per espandere i
suoi interventi di emergenza, gestire i siti dove sono accolti
gli sfollati e sostenere le persone vulnerabili in sei regioni
colpite fino alla fine dell'anno.
Nella settimana successiva al terremoto che ha colpito il
Myanmar centrale, l'Unhcr ha distribuito le scorte esistenti nel
Paese, tra cui teli di plastica e set da cucina, per circa
25.000 sopravvissuti nelle regioni di Mandalay, Sagaing e Bago,
oltre che nella capitale Nay Pyi Taw e in alcune parti dello
Stato Shan (sud).
Nell'ambito della risposta inter-agenzie al terremoto,
l'Unhcr sta guidando la risposta in materia di alloggi, articoli
di soccorso di emergenza, coordinamento dei campi e protezione.
L'agenzia sta mobilitando forniture dai suoi magazzini in
Myanmar per altre 25.000 persone, ma dovrà rifornire
urgentemente le scorte per soddisfare le esigenze massicce nelle
aree che soffrono per l'impatto del terremoto, oltre che per
quattro anni di conflitto e spostamenti forzati. Questi articoli
di soccorso sono fondamentali per le persone che hanno perso
tutto, compresi i mezzi per acquistare i rifornimenti, dato che
alcuni mercati locali non sono ancora funzionanti.
I finanziamenti aggiuntivi consentiranno all'Unhcr di
procurare e distribuire kit di emergenza e articoli di soccorso
e di fornire assistenza ai sopravvissuti durante le prime
settimane e i primi mesi di recupero. Laddove vengono allestiti
siti per accogliere gli sfollati, l'Unhcr coordinerà il lavoro
per migliorare la fornitura di servizi e mitigare i rischi.
Grazie ai finanziamenti, l'Unhcr rafforzerà anche i servizi di
protezione, tra cui l'assistenza legale, il sostegno
psicosociale e gli interventi per i bambini, le donne e le
persone con disabilità. Continueranno gli sforzi per sostenere e
facilitare l'accesso umanitario sicuro alle aree colpite
attraverso partenariati locali. (ANSA).
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