A TEATRO
Uomini e donne intrappolati nel loro “zoo di vetro”
Dal primo successo del drammaturgo statunitense Tennessee Williams. Fino al 10 novembre nella Sala Blu del Parenti di Milano
Il primo successo teatrale del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, Lo zoo di vetro, è in scena nella Sala Blu del Teatro Parenti di Milano fino al 10 novembre, a ottant’anni dal debutto datato 1944 a Chicago. Sviluppo del racconto del 1934 dello stesso Williams dal titolo Ritratto di una ragazza di vetro, l’opera ha conosciuto anche versioni cinematografiche, tra cui quella diretta da Paul Newman e interpretata da John Malkovich e Joanne Woodward. Nella traduzione di Gerardo Guerrieri e con la regia di Luigi Siracusa, con scene e costumi di Francesco Esposito, luci di Pasquale Mari e musiche di Laurence Mazzoni, gli interpreti Francesco Sferrazza Papa, Valentina Bartolo, Zoe Zolferino e Luca Carbone danno corpo e voce a uomini e donne intrappolati nel loro simbolico “zoo di vetro”. Siamo alla fine degli anni Trenta del secolo scorso e la storia racconta le vicende di Amanda, abbandonata dal marito, che deve affrontare le difficoltà, i timori e le ansie nel desiderio di assicurare un futuro sereno ai suoi due figli con un comportamento che oscilla tra il tenero e l’oppressivo. Un’opera nostalgica e dolorosa, abitata da anime fragili e inquiete, oppresse dal disagio morale.
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