ROMA
Usb, dalle 21 di domani stop ferrovieri per 24 ore
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Lo sciopero nazionale di 24 ore di
tutti i ferrovieri indetto da Usb Lavoro Privato, da domani 23
novembre dalle ore 21.00 a domenica 24 novembre alle ore 20.59
per gli addetti alla circolazione treni e per tutte le
prestazioni lavorative del 24 novembre per gli altri addetti,
che vede la partecipazione dell'assemblea Nazionale del
personale di macchina e di bordo, "rappresenta un'altra tappa di
un percorso che da un anno reclama un vero rinnovo del contratto
nazionale dei ferrovieri, più tutelante e più partecipato".
Lo si legge in una nota del'Usb.
"Le rivendicazioni dei ferrovieri sono chiare e semplici:
adeguati riconoscimenti salariali e professionali, maggiori
riposi tra una prestazione e l'altra, una riduzione dell'orario
di lavoro a 32 ore per 4 giorni lavorativi ed il riconoscimento
del lavoro usurante per i ferrovieri dell'esercizio.
Una vertenza che ha visto, sciopero dopo sciopero,
un'adesione sempre maggiore del personale ferroviario fino a
punte di partecipazione che non si vedevano da molti anni e che
invece il sistema obsoleto delle relazioni sindacali del settore
si ostina a ignorare.
Questa ennesima azione di sciopero si rende ancora una volta
necessaria per rivendicare il diritto ad un degno rinnovo
contrattuale in quanto sia il ministero dei Trasporti che il
gruppo FSI si rifiutano non solo di accogliere le rivendicazioni
dei lavoratori ma anche di discuterne con le rappresentanze che
stanno promuovendo la mobilitazione, assumendosene la
responsabilità di tutti i disagi di fronte ai cittadini.
Così come non si prendono in considerazione i contenuti di una
piattaforma costruita dal basso con il contributo di molti
lavoratori e lavoratrici, condivisa da USB insieme ad altre
Organizzazioni di Base, mentre si mantiene la trattativa lontano
dalla categoria.
In questo contesto di mobilitazione generale si inserisce anche
la specifica vertenza degli operai della manutenzione RFI contro
l'accordo del 10 gennaio la cui applicazione a partire dal 3
giugno, come denunciamo da mesi, sta dimostrando tutta la sua
drammaticità ed inefficacia". (ANSA).
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