ON THE ROAD
Vanlife, una casa in vacanza
L’importante è certamente la meta, ma non bisogna sottovalutare il percorso. E soprattutto, il mezzo con cui viene praticato. Bando alle frasi motivazionali, il discorso vale in realtà sempre di più per le vacanze. E a fronte di tanti che si muovono in aereo, auto o treno stanno aumentando vertiginosamente i viaggiatori che prediligono un altro tipo di veicolo. Il camper, all’apparenza goffo scomodo per qualcuno, si sta in verità prendendo una rivincita. Riscuotendo successo anche tra i più giovani.
I DATI
Già, nel 2022 l’età media delle persone che hanno deciso di mettersi alla guida di van e affini si è abbassata dai 42 anni di poco tempo prima ai 36. Nel 2019 la fascia compresa tra i 25 e i 35 anni si limitava al 30% dell’utenza complessiva, mentre adesso si è alzata al 52%. Durante le loro vacanze i giovani, a quanto pare, preferiscono spostarsi autonomamente, portandosi dietro tutto il necessario alla quotidianità senza prenotare hotel o posti notte, forse in risposta alle cogenti restrizioni di mobilità del triennio pandemico. Che sia una moda lanciata anche via social dai travel influencer o un’idea più spartana delle ferie, quel che è certo è che questo ringiovanimento fa parte di un fenomeno mondiale molto più ampio.
VIAGGIATORI IN AUMENTO
I dati Yescapa, la più nota piattaforma di camper sharing europea, ha registrato un incremento del 29% delle sue conferme, il quale in Italia si attesta alla cifra monstre del +95%. A partire per questa avventura on the road sono soprattutto le coppie, che rappresentano la metà delle statistiche di Yescapa, seguite dalle famiglie al 25% e dai gruppi di amici al 20%. Pochissimi, com’è logico, quelli che si muovono da soli. Per contro, le numerose fughe romantiche hanno avuto come effetto un boom di richieste dei van, apprezzati ancor più dei camper. Il 66% dei camperisti italiani affitta il mezzo all’estero e nella fattispecie è la Penisola iberica a fare da padrona.
LE METE PIÙ GETTONATE
Al primo posto ci sono le Canarie di Fuerteventura, Lanzarote e Tenerife, che precedono Lisbona e l’arcipelago delle Baleari, in modo particolare Palma de Mallorca e Minorca. Tappe di mare e scogliera, di panorami vulcanici e canyon, perfetti del resto per una gita amorosa. Ma perché questa corsa alla “vanlife”? In parte lo si è già detto. Tuttavia, oltre al desiderio di indipendenza di una generazione, c’è anche la sintonia con una ben precisa scala valoriale. Come le chiocciole che si portano appresso la propria casa, così i viaggi in camper non procedono spediti, si prendono il loro tempo, ammettono deviazioni e situazioni in cui contemplare senza fretta gli ambienti che si attraversano. La filosofia dello slow travel non forza i ritmi di una routine già solitamente provante, bensì permette di soffermarsi nei posti più piacevoli o da cui si rimane maggiormente affascinati.
I VANTAGGI
Un’altra famosa piattaforma di camper sharing, Goboony, ha articolato un elenco in cinque punti che definisce e chiarisce i vantaggi di questa particolare condotta vacanziera. La più immediata è la pausa dallo stress, che mette da parte le ansie della quotidianità, ma anche la riscoperta dei luoghi, con esplorazioni immersive tra la natura e non solo, partecipa al benessere del turista. Il camperista può godere inoltre della genuinità dell’esperienza, che non è incanalata da appuntamenti preconfezionati, ma si adatta al suo volere. Tutt’altro che di poco conto è il minor impatto ambientale, garantito dalla possibilità di spostare per meno chilometri il veicolo: lo slow travel è per definizione ecosostenibile, dopotutto. Da ultimo, viaggiare in camper offre un aiuto all’economia locale, scoprendo e magari acquistando i prodotti tipici del territorio da visitare e sostenendo così anche le realtà artigianali più defilate.
© Riproduzione Riservata