L’INTERVISTA
Vannacci è pronto a un incontro con Bossi
Dopo la nomina a vicesegretario della Lega è d’accordo a parlare col Senatur: «È da tempo che lo voglio fare»

«Sono lusingato di questa nomina. Ringrazio per la fiducia che non tradirò, perché questo più che come un incarico lo intendo come una grande responsabilità». Così Roberto Vannacci, eurodeputato e neo vicesegretario della Lega, in un’intervista a La Stampa dopo aver accettato la proposta di Matteo Salvini. Da numero due della Lega andrà anche a Gemonio a trovare Umberto Bossi? «Sì, è da tempo che lo voglio fare. Ne avevo già parlato anche con Salvini. Se al Senatur farà piacere, per me sarà un onore andare a salutare il fondatore del partito più longevo del parlamento italiano» spiega il generale.
«La Lega – spiega – è l'unico partito sovranista italiano in grado di cambiare le cose nel mondo reale. Non si limita a urlare dagli spalti come fanno i partiti dello zero virgola: ha i propri rappresentanti a Bruxelles, a Montecitorio, nelle Regioni e nei Comuni - aggiunge - Mi sono fatto quattro conticini e negli ultimi 25 anni in Italia sono nati circa 150 partiti. Quanti sono sopravvissuti?».
Alla domanda se con questo ruolo sarà costretto a mettere nel cassetto la Decima, risponde: «No, io continuerò a tirarla fuori e non credo esista un altro partito in Italia che possa rendere omaggio migliore a questo glorioso e pluridecorato reparto della Regia marina».
© Riproduzione Riservata