RECIDIVO
Aggredisce i poliziotti: arrestato per la sesta volta
Varese, resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale: 36enne di nuovo in manette, fermato anche il cugino. Agli agenti la solidarietà del Sap

E sei. Per la sesta volta in un anno, e la seconda in meno di 24 ore, un 36enne conosciutissimo dalle forze dell’ordine, è stato arrestato. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 19 marzo, l’uomo è finito nuovamente in manette per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, insieme al cugino 29enne, entrambi disoccupati. Tutto è iniziato intorno alle 18.30 in via Morosini, a Varese, quando una volante della Polizia ha fermato i due uomini per un controllo.
POLIZIOTTI FERITI
Sembrava un accertamento di routine, ma la situazione è presto degenerata. Il 36enne, alterato dall’alcol, ha dato in escandescenze, aggredendo gli agenti. Nel parapiglia, due poliziotti sono rimasti feriti, con prognosi di tre giorni, e uno di loro ha riportato una lesione al ginocchio. Anche la volante è stata danneggiata durante il trasporto in Questura.
Oggi, giovedì 20 marzo, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice Stefania Brusa. Il pubblico ministero Monica Crespi ha chiesto la convalida dell’arresto per entrambi e, per il 36enne, la custodia in carcere. Il suo difensore ha invece richiesto una misura meno severa, proponendo l’obbligo di firma. Alla fine, il giudice ha accolto la richiesta del pm: il 36enne andrà in carcere, mentre il cugino è stato liberato.
SORVEGLIANZA SPECIALE
Sul fronte della sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Roma, per il mancato rispetto della quale il pregiudicato, ex cuoco, era stato arrestato martedì, non è stata contestata la violazione in quanto l’uomo aveva 24 ore di tempo per tornare nella Capitale, dove ha appunto l’obbligo di dimora pur senza avere una casa. Un obbligo che, finora, ha sempre ignorato: negli ultimi dodici mesi è stato arrestato cinque volte tra Varese, Como e Milano per essersi allontanato da Roma senza autorizzazione. L'uomo in passato ha vissuto a Montegrino Valtravaglia e continua a gravitare nel Varesotto, anche se nemmeno qui ha un'abitazione.
SOLIDARIETA’ DAL SAP
Ai poliziotti feriti è andata la solidarietà del sindacato di categoria Sap: «Lo diciamo da sempre, in tutte le sedi Istituzionali e l’abbiamo detto e ridetto anche durante il convegno di lunedì 17 marzo con il sottosegretario Nicola Molteni ed il segretario generale Stefano Paoloni - si legge in una nota firmata dal segretario provinciale Cristian Sternativo -: subito approvazione in Senato del Ddl Sicurezza per una maggiore tutela delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Nessuno tocchi le divise. Siamo vicini alla collega aggredita, oggi più che mai e chi mette le mani addosso ad una divisa, mette le mani addosso allo Stato. Il Sap ci aveva visto lungo già tanti anni fa, con norme e regole che tutelino gli uomini in divisa».
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