ABBASSO
Gli eroi son giovani e belli

Non c’è da sorprendersi che sia accaduto un’altra volta. Nell’Italia specializzata nel rincorrere le emergenze, quell’Italia che si accorge di avere i ponti vecchi e pericolanti solo quando ne crolla uno, è forse scontato che una vicenda di cronaca si trasformi in bandierina politica.
Fiumi di parole si sono sprecate il giorno dopo - e quelli successivi ancora - il salvataggio miracoloso di 51 ragazzini da un bus che un invasato autista voleva dare alle fiamme. Tanti commenti, ai più alti livelli della politica, per invocare la concessione della cittadinanza a quei due ragazzini - l’egiziano Ramy e il tunisino Adam - che hanno dato l’allarme con prontezza, chiamando casa e 112 dai loro cellulari tenuti nascosti al sequestratore.
Storia di cronaca, appunto, racconto di coraggio e menti sveglie, ma sulla vicenda subito si è avventato il dibattito maldestro sullo ius soli. Argomento invece nobilissimo, che non si può liquidare con una battuta, ma che non merita neppure di tornare in prima pagina solo per una fortunata concomitanza.
Che quelle telefonate che hanno innescato la macchina dei soccorsi le abbia fatta Ramy e non Nicola, oppure Giulio, è stato soltanto un caso. E se anche Ramy non fosse riuscito a nascondere il telefonino, se anche non si fosse trovato così distante dallo squilibrato conducente per poter agire, ciò non avrebbe tolto alcun vigore al suo desiderio di essere italiano a tutti gli effetti, perché in questo Paese ci è nato e ci è cresciuto.
Invece la politica si è mangiata la sua bella storia e poi l’ha vomitata con una serie di polemiche. Sarà che alla fine Ramy e Adam si porteranno a casa il passaporto italiano per merito, ma forse l’avrebbero meritato comunque dentro un progetto di integrazione e di diritti. O magari anche no, perché c’è una visione politica contraria che - siamo pronti a scommetterlo - stavolta sacrificherà la scelta in virtù del richiamo mediatico della storia ma comunque lascerà tutti gli altri piccoli egiziani, tunisini, marocchini e figli di genitori di altri paesi extra Ue, nel limbo.
A meno che non siano costretti anche loro a un gesto speciale, che valga l’ospitata in prima serata sulla rete nazionale e consegni in bonus un diritto che dovrebbe essere per tutti o per nessuno. Ma che invece vien concesso solo a favore di telecamera.
Francesco Guccini dovrebbe rivedere il suo «Gli eroi sono tutti giovani e belli». D’ora in poi sono tutti giovani e italiani. Per gli altri, invece, si vedrà.
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