ALL’INSUBRIA
Varese, sicurezza: «Più telecamere»
Incontro del prefetto Pasquariello e delle forze dell’ordine coi sindaci. «Puntare sulla prevenzione». Ecco le iniziative

L’insicurezza cresce, i numeri parlano chiaro. Mentre le truffe agli anziani aumentano del 16% e i furti in abitazione segnano un preoccupante +24%, la provincia di Varese si compatta per reagire. Questa mattina, lunedì 10 marzo, il prefetto Salvatore Pasquariello ha riunito nell'aula magna dell’Università dell'Insubria tutti i sindaci della provincia, affiancato dal questore Carlo Mazza e dai vertici delle forze dell’ordine per una versione straordinaria del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Obiettivo: rafforzare la lotta ai reati predatori, non solo con la repressione, ma anche con un forte investimento nella prevenzione.
Un primo fronte d’azione riguarda la tecnologia: l’incremento degli impianti di videosorveglianza con lettura targhe è una delle priorità per intercettare chi si muove per delinquere. Oggi solo 41 comuni su 136 della provincia di Varese sono dotati di questi sistemi, un numero ancora troppo basso rispetto alle necessità di controllo del territorio.
Ma la prevenzione passa anche dall’informazione. Per contrastare le truffe, soprattutto quelle ai danni degli anziani, verrà intensificata la distribuzione del vademecum antitruffa, non solo in uffici e luoghi pubblici, ma anche con una capillare diffusione porta a porta, affinché nessuno resti escluso da questa campagna di sensibilizzazione.
Accanto alle strategie istituzionali, cresce anche l’adesione ai gruppi di controllo del vicinato. Un’iniziativa che sta prendendo sempre più piede, con una raccomandazione chiara: osservare e segnalare, senza mettersi in situazioni di pericolo.
Ai giovani, infine, è stato lanciato un appello a impegnarsi in attività che li rendano più consapevoli e responsabili, allontanandoli dai rischi della microcriminalità legata agli stupefacenti. In questo senso, i Consigli comunali dei ragazzi rappresentano un’esperienza virtuosa in crescita in tutta la provincia.
Resta aperta la questione della presenza dei militari nelle città. Oggi tutti i 29 effettivi assegnati alla provincia di Varese sono impegnati nell’aeroporto di Malpensa, ben lontani dai 50 di qualche anno fa. Il prefetto Pasquariello ha già chiesto al Ministero dell’Interno un incremento di unità per garantire maggiore sicurezza anche nei centri urbani.
Il messaggio uscito dall'incontro è chiaro: servono più risorse, ma anche più collaborazione tra le istituzioni e tra le istituzioni e i cittadini.
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