ECONOMIA DOMESTICA
Il successo è nell’armadio

L’aria frizzantina, le giornate che si allungano, gli alberi fioriti che colorano le vie e il desiderio di stare all’aria aperta buttati in un prato un filo d’erba in bocca.
La primavera è tutto questo. E non solo. Sì perché insieme a quella voglia di godere la vita, c’è un altro sentimento che ci pervade... quel desiderio di cambiamento che consiste nel gettare via le cose vecchie e lasciare entrare quelle nuove.
Alzi la mano chi non ha provato questo sentimento almeno una volta. Ed è rimasto devastato dalla fatica. Sì perché le chiamano «pulizie» di primavera, ma in realtà non c’è solo la voglia di ribaltare da cima a fondo la casa, fare il cambio di stagione di abiti e scarpe, ma è anche - e soprattutto - quella voglia di rimettere ordine tra i propri pensieri e nella vita quotidiana. Si parte la mattina pieni di entusiasmo, carichi di gioia e con un sorriso stampato sul viso, si arriva a sera con il mal di testa, la casa ancora sottosopra e un umore pessimo. Perché?
Perché sbagliamo tutto, dall’approccio al metodo. E ce lo dice Marie Kondo, una vera e propria guru nel settore.
Kondo, 34 anni originaria di Tokyo (in Giappone è conosciuta come la regina dell’ordine), è una scrittrice di libri di economia domestica diventata ultimamente una star grazie al successo del suo best seller «Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita» e del recente «96 Lezioni di felicità» (entrambi Antonio Vallardi Editore).
«Vuoi avere successo nella vita? Allora inizia con il riordinare il tuo armadio» così Kondo riassume tutta la sua filosofia. Sì perché il riordinare l’ambiente in cui si vive è come fare l’inventario di ciò che piace mentre il buttare via qualcosa indica la fiducia nelle nostre capacità di scelta.
Il riordino dello spazio infatti secondo la filosofia Zen è un rito che produce moltissimi vantaggi spirituali come aumentare la fiducia in sé stessi, liberare la mente, liberarsi dal passato e dare la giusta importanza alle cose.
Se volete provare il suo metodo, chiamato anche KonMari, dovete dimenticare come fino ad oggi è stato il vostro approccio al riordino di casa.
Resettate la vostra mente e affidatevi completamente alle sue semplici regole.
Si parte dagli spazi più intimi ossia armadi, cassetti e scaffali che in brevissimo tempo diventeranno pieni di scatole in cui riporre gli oggetti e vestiti piegati a sushi.
Non si procede a stanze, ma bensì a categorie di oggetti: vestiti, libri, «misti» (detti komono) e per ultimi quelli sentimentali. In questo modo per prima cosa si riuniscono i vestiti da tutta la casa e li si gettano per terra - avete capito bene - così da poterli giudicare uno per volta domandandosi quanto è importante per noi. Da questo si capisce quanto teniamo quel capo o oggetto semplicemente per ricordo e non perché effettivamente ci serve.
Direte voi, più o meno è quello che da bambini ci ha sempre detto nostra madre: riordina la camera, piega i vestiti accatastati sulla sedia. Esattamente.
Marie lo fa senza urlare, a colpi di sorrisi e inchini.
Se come molti, non vi potete permettere una sua consulenza diretta (pare costino una discreta cifretta), non resta che guardarvi (e riguardarvi) le otto puntate del suo show su Netflix in cui Marie va in soccorso di coppie e famiglie americane disperate.
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