REGIONE LOMBARDIA
Violenza di genere, «sostegno gratuito alle vittime»
Samuele Astuti: «La Giunta si è impegnata grazie alle nostre richieste»

«Una persona che subisce violenza di genere deve poi in qualche modo “arrangiarsi” da sola per le eventuali cure mediche o psicologiche, pagando ticket, se non anche sanità privata. Non era accettabile. Per questo, come consiglio regionale, abbiamo presentato una serie di mozioni che ponessero rimedio a questa stortura. In particolare, le nostre proposte, integrate in una delle mozioni, tutelano anche i figli delle vittime, essi stessi vittime». Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, spiega così quanto approvato, nell’ultima seduta d’Aula, a proposito del sostegno alle vittime della violenza di genere.
«Abbiamo fatto un ottimo lavoro a sostegno di un atto importante ed è stato utile far convergere due mozioni, una nostra e una di maggioranza, presentata da Fdi, integrandole con le nostre proposte costruttive e migliorative, per altro mutuate da un analogo provvedimento preso da Regione Veneto. Intanto, è stata accolta una nostra richiesta più cogente nei confronti della Giunta, a cui abbiamo chiesto l’impegno di istituire un codice di esenzione regionale dalla compartecipazione alla spesa sanitaria a favore delle donne e di tutte le vittime di violenza basata sul genere, che non vuol dire solo per le donne e si estende a chiunque sia vittima di questo tipo di violenza. In più abbiamo ottenuto che anche gli orfani di femminicidio rientrassero in una categoria di esenzione; che siano definiti in tempi rapidi le modalità operative per l’attivazione e l’utilizzo del codice di esenzione, in collaborazione con le Asst, le Ats, i centri antiviolenza, i consultori e le associazioni della Rete Antidiscriminazioni; che siano promosse campagne informative per sensibilizzare la popolazione sull’esistenza del codice e sulle modalità di accesso alle prestazioni sanitarie gratuite», racconta Astuti.
«Il punto per noi è chiarissimo: dobbiamo aiutare le vittime. Per questo abbiamo inserito la questione dei figli, che sono vittime secondarie di cui non dobbiamo mai dimenticarci. E per questo l’esortazione è di far sì che nelle risorse a bilancio di Regione vi sia sempre una postazione significativa di denaro adeguato a sostenere l’azione di tutti i soggetti che operano su questo terreno, a partire dai Centri antiviolenza», aggiunge il dem».
Infine, una stoccata al Carroccio: «Rimane incomprensibile - conclude - il fatto che la Lega non abbia voluto condividere un testo unitario, proponendo una sua mozione che limita esclusivamente alle donne gli interventi previsti. Ci auguriamo che sia solo l’esito di un po’ di “dialettica” che traspare in queste ore nella maggioranza per questioni che vanno al di là del singolo tema, affrontato con puntualità. Per noi è già un traguardo raggiunto aver esteso il provvedimento a chiunque sia vittima di questa odiosa forma di violenza».
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