SUL PALCO
Weisz, il razzismo in campo
Si va in scena dal 21 al 26 gennaio al Teatro della Cooperativa di Milano

Lo slancio da cui nasce Arpad Weisz. Se il razzismo entra in campo, che Gianfelice Facchetti porta al Teatro della Cooperativa di Milano dal 21 al 26 gennaio, nasce nel 2018 su richiesta della sezione Educational dell’Inter nel 2018, all’indomani degli ululati razzisti allo stadio durante una partita Inter-Napoli rivolti contro il giocatore Kalidou Koulibaly. «La richiesta era di pensare a una riflessione da proporre ai ragazzi delle società sportive in teatro – spiega Facchetti -. In quel periodo al Memoriale della Shoah c’era una mostra dedicata a Weisz e ho proposto di parlare ai ragazzi che andavano a visitare quel luogo cruciale della Storia un racconto ragionato su una persona legata al calcio» e che, allenatore ebreo di Inter e Bologna tra gli Anni Venti e Trenta, fu deportato e ucciso ad Auschwitz. La mostra che era al memoriale, a cura di Vincenza Maugeri, è riproposta lungo la sala teatrale della Cooperativa: «Io invito a guardarsi intorno e parto dall’attualità del linguaggio negli stadi, dagli striscioni, dagli stereotipi con cui la Storia ha fatto i conti, parlo del valore della cultura, toccando anche Primo Levi». E raccontando, accanto alla figura di Arpad Weisz, anche quelle di altri sportivi che hanno detto “no” al nazifascismo. Spesso pagando di persona le loro scelte.
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