NEL CIELO
Aviofobia, volare con la paura
Uno dei timori più diffusi al mondo, ma con alcune strategie si può viaggiare più serenamente

Volare, era il sogno di Leonardo da Vinci. Stare in mezzo alle nuvole e guardare il mondo dall’alto. Non solo per molti salire su un aereo o stare in elicottero vuol dire entrare in un mondo eccezionale, avere l’opportunità di vedere il mondo dall’alto e viaggiare velocemente. Eppure c’è chi ha il terrore di volare, vittima di quella che è l’aerofobia o aviofobia.
Si tratta di un disturbo parecchio diffuso, una paura vera e propria da manuale dei disturbi, il Dsm. C’è una notizia: la paura di si può curare e gestire. Anche perché ci sono molte gradazioni del disturbo che ha molti volti. Non sempre si tratta di una patologia perché ci sono diverse modulazioni della paura che, però, rende disturbante l’esperienza legata al volo, una situazione che genera apprensione e stato di inquietudine. Alcune ricerche hanno dimostrato come almeno un soggetto su tre soffre di paura di volare - due su dieci vera e propria aerofobia - e che almeno il 10% della popolazione ha confessato di non aver mai preso l’aereo per paura. Tra le ultime, quella del motore di ricerca jetcost.it, che ha acceso i riflettori sugli italiani sette italiani su dieci amano l’esperienza del volo e solo due su dieci sono aerofobici. Non solo, alla domanda se qualche timore nel viaggiare in aereo in generale, il 78% ha risposto di sì.
Secondo un’indagine condotta da YouGov lo scorso anno, più di 2 italiani su 10 soffre di aviofobia. Per il 48% di loro, la causa scatenante sarebbe la paura di possibili guasti o incidenti, mentre per il 40% l’ansia di salire sull’aereo sarebbe generata dall’idea di non avere alcun controllo del mezzo di trasporto. Tuttavia 58% riesce ugualmente a prendere l’aereo, ma per il 20% questa fobia rappresenterebbe un vero e proprio ostacolo, tanto da decidere di non viaggiare e di limitare così estremamente la propria vita.
Basti pensare che c’è chi ama viaggiare pochissimo, uno di questi è l’artista Adriano Celentano. L’attore, cantante, conduttore pare che abbia cantato pochissimo all’estero le proprie canzoni proprio perché non viaggia, figurarsi prendere un aereo per gli spostamenti. Una paura incontrollabile. Può manifestarsi sia nelle persone che non hanno mai volato e che dovrebbero cimentarsi e affrontare una esperienza ignota, ma affligge anche chi ha già avuto esperienze di volo, magari in voli intercontinentali e parecchio lunghi. Di fatto, chi ha provato l’esperienza non saprebbe riferire quale sia stato l’elemento scatenante se non una improvvisa paura di stare male e iniziano a soffrire di questa fobia a seguito di esperienze negative o traumatiche.
Accanto a chi ha paura di volare, ci sono anche le persone che sommano l’aviofobia ad altre fobie. Individui che hanno disturbi legati alla claustrofobia (paura degli spazi chiusi), acrofobia (paura dell’altezza), agorafobia (paura dei luoghi aperti e affollati da cui si è impossibilitati ad allontanarsi). Ma al di là del disturbo legato al volo vero e proprio, ci sono tante altre piccole paure connesse al viaggio in aereo ma che potrebbero essere in realtà collegate a tutti i tipi di viaggio - traghetto e treno - come perdere il volo e il bagaglio, perdere il passaporto e più in generale i documenti.
In realtà tra le nuove fobie legate al volo - seppure non ci siano dati in materia - c’è quello del bagaglio: dimensione e peso. Il motivo? Da quando sono state introdotte norme rigide soprattutto con le compagnie low cost, preparare la valigia è diventato un passaggio parecchio impegnativo. Del resto, arrivare all’area del check-in oppure al momento dell’imbarco davanti al desk delle compagnie aeree low cost e doversi sottoporre a quello che è ormai un rito a tutti gli effetti - ovvero dover infilare il bagaglio a mano nella gabbietta per verificarne le dimensioni - produce uno stato di agitazione. Insomma, si fa presto a dire paura di volare. Ma consolatevi pensando a un lato positivo: l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo.
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