LA TRAGEDIA
Strage in A4, il giallo della patente
Egidio Ceriani, 82 anni, l’aveva rinnovata senza l’ok della Commissione medica

Egidio Ceriani non avrebbe potuto guidare, perché la valutazione medica che nel 2022 aveva portato al rinnovo della sua patente avrebbe dovuto essere operata dalla Commissione medica locale dell’Asst Ovest Milanese. Cosa che però non sarebbe mai avvenuta. Questo non trascurabile dettaglio ha portato la Procura di Milano a rivalutare il fascicolo sull’incidente che domenica scorsa ha causato quattro vittime sull’A4, e ora il pubblico ministero Gianluca Prisco ha aperto un’indagine a carico di ignoti.
IL FRONTALE DOPO 7 CHILOMETRI
La mattina di domenica 27 luglio Ceriani, che avrebbe compiuto 82 anni a novembre, era uscito dalla sua casa di Magenta per andare a messa. Per qualche motivo si era però trovato sulla Milano-Torino, dove imboccato lo svincolo di Arluno aveva capito di essere fuori strada e per tornare verso Magenta aveva fatto inversione prima della barriera, cominciando a percorrere la Milano-Torino contromano sulla corsia di sorpasso, che lui aveva preso per quella della marcia lenta. Due auto sono riuscite a evitare la sua Peugeot 206, che però 7 chilometri dopo è stata centrata frontalmente dalla Peugeot 3008 su cui viaggiavano Valerio Amodio Giurni, 38 anni, sua la moglie Silvia (39), Marco Paglini (53 anni) e Gianni Grossi (anche lui 53 anni).
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