A FUOCO
Busto, la paura dopo le fiamme in via Fratelli d’Italia
Una sigaretta gettata potrebbe essere l’origine. Ora i residenti del centro chiedono più sicurezza

Si respirava ancora un odore acre in via Fratelli d’Italia a Busto Arsizio nei pressi dei portici, dove l’area rimane transennata per motivi di sicurezza. Le fiamme erano divampate giovedì dopo le 22 in pieno centro, a pochi passi dal Municipio. Quelle lingue di fuoco che hanno messo tutti in allarme sono state solo l’ultimo di una serie di episodi hanno spinto i residenti a chiedere più sicurezza.
LA SIGARETTA ACCESA
Dietro l’incendio domato dai vigili del fuoco del Sempione e di Legnano, ci sarebbe l’imprudenza di ragazzini che avrebbero gettato una sigaretta accesa nelle grate a ridosso dei portici dei palazzi attigui al fast food di piazza Garibaldi. La sigaretta potrebbe aver incendiato dei rifiuti, le fiamme e le nuvola di fumo sono state notate da tutti. Sono partite le chiamate al 112 e sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco. Per mettere in sicurezza l’area i vigili hanno chiuso al traffico via Fratelli d’Italia e un tratto di via Antonio Pozzi. In principio non si capiva cosa fosse andato a fuoco: dopo poco è stato chiaro che si trattasse di rifiuti che stavano sotto le grate, sul fondo e che fosse impossibile sapere con esattezza cosa ci fosse. Probabilmente però i materiali infiammati e quelli che sono stati gettati che hanno causato il rogo erano parecchi anche perché le lingue di fuoco uscire delle grate erano alte, la stima era di almeno cinque metri. Fortunatamente sembra che non ci siano state grosse conseguenze e danni ai sottoservizi, dovranno anche essere valutati nei prossimi giorni.
SICUREZZA
L’episodio tuttavia riaccende i riflettori sul tema della sicurezza in centro. Giovedì sera c’era poca gente in circolazione, ma in altri momenti dell’anno il rogo avrebbe potuto avere un impatto ben più pesante sul traffico. Intanto le forze dell’ordine sono al lavoro per stabilire eventuali responsabilità: si stanno scandagliando le telecamere della zona per individuare quel gruppo di giovani che potrebbe aver causato l’incendio, magari anche involontariamente. Al momento c’è una sola certezza: l’origine delle fiamme non è un corto circuito e neppure un fenomeno di autocombustione. Quanto avvenuto in via Fratelli d’Italia l’altra sera fa seguito agli incendi che mesi fa hanno agitato la città. La polizia sta ancora cercando il piromane che la notte tra il 19 e 20 febbraio diede fuoco a sette mezzi in via Culin e in via Gavinana.
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