FIRENZE
Furto nella villa di Denis Verdini, rubati oggetti preziosi

(ANSA) - FIRENZE, 03 AGO - Indagini dei carabinieri sul furto
subito da Denis Verdini, 74 anni, alcuni giorni fa nella villa
di Firenze dove sta scontando la detenzione domiciliare per le
condanne per bancarotta fraudolenta - definitive in Cassazione -
per i crac della banca Credito Cooperativo Fiorentino e per
quello alla Società toscana di edizioni. L'ex banchiere e
politico, ai vertici di Forza Italia con Silvio Berlusconi,
stava dormendo quando c'è stato il furto, avvenuto in pieno
giorno. Verdini faceva il riposo pomeridiano e, dai racconti,
una finestra era stata lasciata aperta. E' da lì che potrebbero
essere passati i ladri (o il ladro), dopo aver scavalcato un
cancello secondario della proprietà alle pendici di Pian de'
Giullari, collina sopra Firenze. Rubati vari oggetti preziosi,
in particolare orologi di valore.
Con chi gli è vicino Denis Verdini avrebbe ammesso di
ritenersi fortunato di trovarsi a dormire mentre lo derubavano
temendo, in caso contrario, di subire un'aggressione. "Se mi
fossi svegliato mentre erano nelle stanze - avrebbe detto in
buona sostanza Verdini - non è detto che sarebbero scappati, ma
avrebbero potuto colpirmi, aggredirmi". La villa non è distante
dagli abitati ma resta comunque isolata. E' circondata dalla
campagna. I malviventi potrebbero aver notato la finestra aperta
e deciso così di attaccare per il furto. La denuncia è stata
fatta alla stazione dell'Arma dei carabinieri di Galluzzo, la
più vicina.
Denis Verdini sta scontando 6 anni 6 mesi per la bancarotta
dell'ex Credito cooperativo fiorentino (Ccf), la banca
cooperativa di Campi Bisenzio di cui fu presidente 20 anni, e 5
anni 6 mesi per il crac della Società toscana di Edizioni (Ste),
l'iniziativa editoriale da lui promossa che pubblicava Il
Giornale della Toscana in abbinamento con Il Giornale. Alla
prima condanna definitiva, quella sulla bancarotta del Credito
cooperativo Fiorentino, Verdini il 3 novembre 2020 si presentò
al carcere di Rebibbia dove rimase 80 giorni, poi nel gennaio
2021 ottenne la detenzione domiciliare per motivi di salute per
via della diffusione del Covid in carcere, e nel luglio
successivo dal tribunale di Sorveglianza di Firenze per motivi
di età. A fine febbraio 2024 la Sorveglianza revocò la
disposizione, applicando di nuovo il carcere per la mancata
osservanza di prescrizioni impartitegli nel fruire dei permessi.
Tra queste Verdini abusò dell'autorizzazione, nel recarsi a Roma
dal dentista di fiducia, di trattenersi nel locale del figlio
Tommaso e di tenere incontri con politici, imprenditori, manager
essendo nella condizione di detenuto. Con la revoca venne
ristretto a Sollicciano - dove andò in sua visita il ministro
Matteo Salvini, compagno della figlia Francesca -, poi nel
maggio 2024 fu trasferito, sempre per motivi di salute al centro
clinico del carcere di Pisa, finché non gli è stata di nuovo
accordata la detenzione domiciliare nel 2024 per motivi
medico-sanitari. (ANSA).
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