SCUOLA
Gallarate: “Cultura, non Questura”. E querela a Cassani
Striscioni contro la guerra. Il Presidio di via Curtatone annuncia di aver denunciato il sindaco

Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina, sabato 18 gennaio, poco dopo le 10, davanti ai cancelli dell’istituto Falcone di Gallarate ha preso il via la manifestazione organizzata dal collettivo composto da “Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università”, dal comitato Presidio di via Curtatone e da studenti e insegnanti. Sono stati posizionati striscioni con le scritte “osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università” e “fuori militarismo e propaganda di guerra da scuole e università” ed infine “non credere, non obbedire, non combattere, basta guerra!”. Ma anche “vogliamo cultura non questura” e “no alla cultura della repressione”.
Nel frattempo, da alcune finestre qualche studenti si è affacciato al grido di «manifestanti non vi vogliamo», «a casa comunisti» o «andatevene via» agitando un po’ gli animi. Ma c’è stato anche un «siete grandi». È durato pochi minuti questo “confronto”.
Nel frattempo, il collettivo “Presidio di via Curtatone” ha annunciato di aver depositato una querela nei confronti del sindaco Andrea Cassani «per aver usato parole come “gente inutile”, “delinquenti” e “ignoranti”» e inoltre per la frase «è giusto provare a educare con le buone maniere, se si riesce... altrimenti è giusto provarci in altro modo» dove appare la sua natura minacciosa, aggravata dalla genericità dell’affermazione stessa»
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