LONDRA
Gli Oasis incantano Cardiff nella notte della reunion

(di Alessandro Carlini)
(ANSA) - LONDRA, 04 LUG - "Hello". Hanno ricominciato da lì,
da una delle loro canzoni più famose gli Oasis nella notte di
Cardiff, coi fratelli Liam e Noel Gallagher finalmente insieme
dopo 16 anni in una reunion storica: sono saliti sul palco uno
di fianco all'altro alzando le braccia, mano nella mano, col
pubblico in visibilio.
I re del brit-pop hanno incantato con le loro chitarre
elettriche e i riff melodiosi i 74 mila spettatori del
Principality Stadium col gigantesco tetto chiuso, trasformato da
casa del rugby gallese a tempio della musica. "È bello essere
tornati", ha detto Liam durante il primo brano, scatenando altro
entusiasmo tra i fan, per poi passare insieme alla band ad
un'altra hit, 'Acquiesce', in cui entrambi i fratelli hanno
cantato insieme, per seppellire l'ascia di guerra: "Abbiamo
bisogno l'uno dell'altro". E poi ancora il frontman, scatenato,
ha commosso il pubblico sottolineando, "È passato troppo tempo",
in una esibizione che dà l'avvio a un tour mondiale con 41
concerti, fra Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Giappone,
Australia e Brasile.
La scaletta dei brani ha ripercorso la storia dei grandi
successi della band di Manchester, nel pieno dei trentesimi
anniversari: l'anno scorso si è celebrato quello del debutto con
'Definely Maybe' e il prossimo 2 ottobre toccherà a '(What's the
Story) Morning Glory?'. Hanno suonato pezzi come 'Some Might
Say', 'Morning Glory', e ancora 'Cigarettes and Alcohol'. La
reunion è stata all'insegna di una formazione allargata, quasi
una superband, coi Gallagher affiancati dal membro originale
degli Oasis, Paul 'Bonehead' Arthurs, così come Gem Archer e
Andy Bell, entrambi entrati a far parte del gruppo nel 1999 e
rimasti nella formazione fino allo scioglimento del 2009. Con
loro Joey Waronker, già batterista di Rem e Beck, e Jess
Greenfield, che fa parte del progetto parallelo di Noel, The
High Flying Birds. E proprio Noel prima di salire sul palco ha
detto: "È fatta, non si torna indietro". I fratelli si sono così
lasciati alle spalle il drammatico scioglimento avvenuto sedici
anni fa, dopo l'ennesima lite, nel backstage di una loro
esibizione durante il festival Rock en Seine a Parigi. La pace,
annunciata un anno fa con la notizia del tour, ha visto un
processo di riavvicinamento tra i due fratelli e gli altri
membri della band iniziato da mesi.
Nel frattempo si è messa in movimento una gigantesca macchina
dell'organizzazione, contando che sono stati venduti oltre
900.000 biglietti per il tour. Non sono mancate le polemiche,
con lo scandalo per le vendite a prezzi gonfiati dei tagliandi
da parte di alcuni siti finiti al centro di una inchiesta nel
Regno Unito. Ma questo non ha certo frenato l'entusiasmo dei fan
arrivati da tutto il mondo. Lo si è visto già da quando è salito
sul palco, prima degli Oasis, Richard Ashcroft, storico frontman
dei Verve, attesissima guest star, accolto dal boato del
pubblico quando ha intonato 'Sonnet' e 'Space and Time', pezzi
storici della sua formazione, altra protagonista della stagione
brit-pop. "Sono così orgoglioso di essere qui in questa serata
storica con la più grande band rock", ha detto un Ashcroft in
grande forma e con gli occhiali da sole, che già in passato
aveva collaborato con Liam. Per poi alternare alle hit da
solista, come 'Song for Lovers', quelle dei gloriosi Verve, da
'The Drugs Don't Work' a 'Bitter Sweet Symphony', dedicata ai
Gallagher: il pubblico gli ha tributato una standing ovation per
l'esibizione. La serata è stata un grande ritorno agli anni
Novanta anche se lo spirito della Cool Britannia, con la sua
spensieratezza, è molto lontano in tempi d'incertezza. Ma la
musica va per conto proprio, al ritmo dei social, e i ventenni
di allora e quelli di oggi si sono trovati, accomunati dalla
Oasis-mania, con magliette, cappellini e altro vestiario in
stile 'mod', fra la nostalgia per un tempo andato e la
riscoperta di canzoni che fanno sempre emozionare. (ANSA).
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