ALLA CONSOLLE
Il (Marco) Faraone del djing mondiale
All’Amnesia di Milano, il 25 gennaio alle 23.30, uno dei più grandi della big-room techno

Solamente certezze della consolle all’Amnesia, com’è il caso di Marco Faraone. Il dj toscano, tra i più coinvolgenti officianti delle nottate elettroniche di tutto il mondo clubbing, farà ritorno al locale di Milano sabato 25 alle 23.30, per una delle prime offerte del 2025 in chiave dj set: un party in collaborazione con il collettivo Underpass. Forse poco noto al pubblico di massa, Faraone è per converso uno dei nomi più ammirati dai frequentatori di club notturni come l’Amnesia, considerata una carriera che l’ha visto scalare il successo fin da giovanissimo. Il suo esordio risale infatti al 2008, quando il ragazzino toscano aveva appena 14 anni. Da allora al suo curriculum si sono aggiunti sempre più lustrini e attestati di stima, che lo hanno portato a esibirsi in festival iconici come il Tomorrowland e l’Extrema Outdoor, entrambi in Belgio, e l’Elrow di Barcellona, nonché in alcuni dei più prestigiosi nightclub sia europei, tra cui vanno citati il Fabric di Londra, il DC10 di Ibiza e i berlinesi Panorama Bar e Watergate, sia Statunitensi, su tutti l’Output e il Verboten a New Tork e lo Stereo a Montreal. Ma se da un lato Faraone è un vero e proprio giramondo, come d’altronde ogni disc-jockey di fama internazionale, è altrettanto indiscutibile che la sua casa è per lui sempre dolce. Per questo la venue a cui resta più legato è lo storico Tenax di Firenze, dove è stato per tanti anni resident e che continua a considerare uno dei migliori locali al mondo per gli appassionati di techno e house. Non che il resto d’Italia abbia un posto irrilevante. Una decina di anni fa, per esempio, il deejay ha ideato il format Marco Faraone and Friends, un raduno outdoor itinerante sulle spiagge italiane con più di 4mila spettatori a volta. Nel 2022 è stato poi spesso ospite proprio dell’Amnesia, che è diventata per lui un porto sicuro e sempre emozionante. Fondatore dell’etichetta Uncage, Faraone ha però pubblicato nel corso degli anni con stimate label di autorevolezza mondiale, come Desolat, Drumcode, Moon Harbour e Rekids. Le settimane in cui si esibirà nel proprio dj set meneghino sono le stesse è stato pubblicato anche il suo nuovo EP per la Turbo Recordings, tipi istituiti dal vate del djing Tiga, fondamentale producer canadese. Il divertimento di cui possono godere gli astanti delle performance di Faraone sono frutto di un duro e appassionato lavoro, che però nasce da quella che potremmo definire una predisposizione genetica. Tanto giovane quanto esperto, questo astro della consolle è figlio proprio di un disc-jockey radiofonico, mentre suo nonno era un cantante folk. Il suo primo amore è stato l’hip hop di Run DMC e Tupac, poi è avvenuta la folgorazione house anni Novanta, con la conseguente idolatria di personaggi come Laurent Garnier, Masters at Work e Todd Terry. È stato in quel momento che ha formulato un linguaggio personale divenuto una garanzia. Prima della sua esibizione il pubblico potrà scaldarsi sui beat del duo Recap, composto da Stefano Pirovano e Nicolas Cappucci, e poi di Alex Rubia, emergente deejay che l’Amnesia ha ultimamente imparato a conoscere molto bene.
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