L’EPISODIO
«La multa ve la infilo...»: svizzera a processo per oltraggio
Cinquantenne ticinese accusata di aver insultato e minacciato agenti della polizia locale
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«Se trovo la multa, ve la infilo nel c...». «Siete ridicoli, togliete la divisa e andate a fare gli spazzini». Sono alcune delle frasi che una cinquantenne ticinese avrebbe pronunciato rivolgendosi agli agenti della polizia locale di Lavena Ponte Tresa che, la sera della Festa italo-svizzera del 2022, stavano controllando le auto in sosta in via Libertà. La donna, residente nel Luganese, è accusata di minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che di rifiuto di fornire i documenti di identità.
Era il 23 luglio 2022, la sera dei fuochi d'artificio, e i vigili urbani del Comune di confine stavano regolando la viabilità in via Libertà alla luce del grande afflusso di veicoli per la festa. Secondo la ricostruzione dell’accusa, gli uomini in divisa erano impegnati anche a verificare la posizione delle auto parcheggiate lungo la strada, alcune delle quali intralciavano il traffico, e stavano procedendo a multare le macchine in divieto di sosta, compresa quella dell’imputata. E lei, per impedire agli agenti di fare il loro lavoro, li avrebbe coperti di insulti e minacce. Qualche esempio riportato nel capo di imputazione? «Non mi potete fare un ca... Andrete tutti a casa senza stipendio» o «Vada a fare il suo lavoro da un’altra parte, giù nel Burundi», oltre a una raffica di parolacce. Infine, quando i vigili le chiesero i documenti lei si sarebbe rifiutata di obbedire.
A causa dell’astensione dei penalisti, l’udienza in Tribunale a Varese si è conclusa con un rinvio al marzo del 2026. In quella occasione i due agenti (assistiti dall’avvocato Daniele Pizzi e presenti in aula) potranno formalizzare la richiesta di costituzione di parte civile già preannunciata e finalizzata a ottenere la condanna della donna e il risarcimento dei danni. E l’imputata, difesa dall’avvocato Marco Lacchin, potrà raccontare la sua versione dei fatti.
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