SERIE A
Niente impresa: Ojm travolta a Bologna
Biancorossi sconfitti in trasferta ma è salvezza matematica

L’Openjobmetis dura solo 15 minuti sul campo della prima della classe. La festa salvezza in casa biancorossa arriva per demeriti altrui, prima ancora della palla a due della Segafredo Arena. Sconfitta di proporzioni “Mandoliane” per la Varese di Kastritis, che approccia col giusto piglio (primo canestro bianconero dopo 5’…) ma poi frana sotto il peso dei suoi limiti tecnici e fisici contro un’avversaria più profonda e stazzata.
La nave è arrivata in porto con 3 giornate d’anticipo e dunque la sconfitta, pur se pesante in termini numerici, è indolore nell’economia di una stagione dove le “ripassate” (anche peggiori di questa…) sono state numerose. Varese ci ha anche provato, almeno nella fase iniziale in cui la sua difesa è stata all’altezza del compito, prima di finire travolta dalle scariche ripetute dall’arco della Segafredo. Generate prima di tutto dalle difficoltà dell’attacco OJM nel trovare sbocchi dentro l’area: questione di caratteristiche dei singoli, con un tonnellaggio limitato in tutti i ruoli, che si evidenzia dai 5 liberi totali e dalle 18 perse, oltre che dai soli 23 tiri da 2 contro 34 tentativi dall’arco. Contro le squadre che hanno taglia e gambe (vedi la Reggio Emilia del 16 marzo a Masnago), questa Varese - senza valide alternative per Kao e con Gray infortunatosi al polpaccio dopo meno di 60 secondi dal suo rientro - non ha armi per incidere. L’aspetto mentale del competere contro sé stessi diventa pressoché insostenibile se non ci sono qualità sufficienti per sfidare le big. E la Virtus della giornata numero 28, senza più l’Eurolega che all’andata del 10 novembre le aveva tolto energia, diventa ingiocabile per una Ojm che dopo gli effimeri vantaggi iniziali (1-5 al 4’ e 11-17 al 9’) incassa la prima spallata per mano del veteranissimo Belinelli (25-17 al 13’). C’è una reazione con qualche guizzo di Alviti e qualche volo di Kao (28-28 al 16’) che si spegne in un amen, quando Bologna aggredisce le linee di passaggio e piazza un 17-2 a suon di ripartenze e triple. Dal 45-30 del 20’ la partita non c’è più: la Segafredo tira in fiducia, Varese mastica gioco con affanno precipitando anche a meno 40. Saranno comunque spunti utili per le scelte in chiave futura; domenica 4 maggio contro Trieste degli ex Arcieri, Ross, Brown e Reyes l’ultimo atto casalingo della tormentata OJM 2024/25.
Segafredo Bologna-Openjobmetis Varese 104-67 (13-17; 45-30; 80-50)
BOLOGNA: Cordinier 7 (0-4, 2-2), Holiday ne, Belinelli 13 (1-1, 3-5), Pajola 5 (1-4, 1-1), Clyburn 14 (2-3, 3-7), Shengelia 14 (4-6, 0-2), Hackett 4 (1-2 da 3), Morgan 14 (2-2, 3-5), Diouf 9 (3-7), Zizic 6 (3-5), Akele 8 (4-5). All. Dusko Ivanovic.
VARESE: Akobundu-Ehiogu 11 (5-5), Alviti 9 (3-6 da 3), Mitrou-Long 9 (3-4, 1-6), Gray, Bradford 3 (0-2, 1-1), Anticevich (0-1), Librizzi 6 (0-2, 1-3), Turconi ne, Esposito 2 (1-3, 0-2), Assui 8 (1-3, 2-6), Fall 2 (1-1), Hands 20 (2-4, 4-10). All. Ioannis Kastritis.
Arbitri: Baldini, Gori, Galasso.
Note – Tiri liberi: Virtus 15/23; Varese 5/5. Rimbalzi: Virtus 38 (Pajola 6), Varese 26 (Alviti 7). Totali al tiro: Virtus 23/40 da 2, 14/26 da 3; Varese 13/23 da 2, 12/34 da 3. Assist: Virtus 25 (Pajola 9), Varese 14 (Hands 6). Valutazione: Virtus 131, Varese 59.
5 falli: Alviti 37’03” (97-60). Spettatori 6000 circa.
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