DANTE
Vi spiego (male) l’Inferno

«L’estate 2020 già è stata complicata in sé: io l’ho passata all’Inferno». Con l’ironia e la simpatia che gli sono caratteristiche, Francesco Muzzopappa fa i conti con Dante. E li fa pubblicando per De Agostini «L’Inferno spiegato male», il suo nuovo libro per ragazzi in uscita a fine aprile che ha il patrocinio del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, e illustrato da Daw, autore apprezzatissimo, tra l’altro, della serie a fumetti umoristica di Panini «A come ignoranza». «L’idea -racconta Muzzopappa- mi è venuta lo scorso anno pensando all’anniversario dei 700 anni, ma soprattutto per mettermi in pari con i litigi che ho avuto a scuola con la Divina Commedia. L’insegnante non ce la spiegava prima e a quell’età non è facile entrare nel testo dantesco. E quel testo ho voluto prenderlo oggi per spiegarlo alle scuole medie, dagli undici anni in su. Perché in realtà è un cross over, si rivolge non solo ai ragazzi, ma anche a tutti quelli che con l’Inferno ci hanno litigato e vorrebbero riappacificarsi ridendoci su».
«L’Inferno spiegato male» è un «libro game», il secondo del tipo libri gioco di Muzzopappa dopo «Grace Yard. In carne, ossa e mummie» uscito nel periodo di Halloween dello scorso anno, per cui è risolvendo enigmi che il lettore cammina tra i gironi infernali. E ciascuno ci cammina in maniera diversa, a seconda delle soluzioni che sceglie. «Del resto -prosegue Muzzopappa- la Divina Commedia non è solo una passeggiata, ma contiene storie, quella della relazione struggente tra Dante e Beatrice, il racconto della società medievale, la storia di Dante vittima di soprusi e della sua voglia di rivalsa. Il titolo, «L’Inferno spiegato male», è volutamente ottuso: ci sono cose spiegate con ironia, ma con anche specchietti con informazioni di approfondimento più serio». Al centro, naturalmente, Dante e Virgilio, «assieme ai capisaldo di ciascun canto, dalla lupa, la lonza e il leone, la porta dell’Inferno, Paolo e Francesca, Filippo Argenti e gli iracondi, e via via tutti i personaggi chiave, restituiti a una forma divertente di commedia». Una sorta di esperimento, ammette l’autore, che però potrebbe proseguire non solo con Purgatorio e Paradiso, ma anche con lo «spiegare male» diversi punti tenendo questo lavoro come canovaccio di base. Ma dopo un’estate passata a confrontarsi con il testo dantesco e a restituirlo con gli obiettivi con cui è nata l’idea di questo testo, viene da chiedersi se, a lavoro ultimato, Francesco Muzzopappa con l’Inferno si è alla fine davvero riappacificato. «Ho fatto pace con il mio »Inferno» -risponde-. Con quello di Dante dovrò fare i conti ancora a lungo, quando ci saranno i confronti con i ragazzi che leggeranno il libro. Di certo è che me lo sono fatto piacere di più».
Hanno rubato la Fiat Panda bianca in dotazione all’Ats, Agenzia di Tutela della Salute, a Gorla Minore nei giorni scorsi.
Mentre in Valle sono in azione truffatori travestiti da medici e personale sanitario che vorrebbero fare visite a domicilio legate a una presunta profilassi per il vaccino Covid -19, pratica che non esiste.
L’ultima truffa denunciata è stata tentata a Olgiate Olona al Villaggio Primula: un finto medico biologo avrebbe voluto fare una visita a un’anziana per verificare che tutto fosse a posto in vista della seconda somministrazione del vaccino anti Covid.
Ed è proprio il comandante della polizia locale e referente del Controllo di vicinato Alfonso Castellone a dare l’allarme: «I truffatori sono in circolazione in Valle, abbiamo dato comunicazione tra i gruppi di Controllo di vicinato del paese e anche in quelli dei paesi limitrofi».
Da lui anche una conferma del furto dell’auto dell’Ats.
«Si tratta di episodi distinti che al momento non risultano essere correlati. Del resto la Panda bianca dell’Ats è molto riconoscibile».
Quindi l’ipotesi è che possa essere usata in qualche altro territorio: pare ipotizzabile che chi ha rubato il mezzo voglia servirsene per compiere raggiri.
Intanto la prima ricostruzione della tentata truffa sventata in paese: mirava a colpire un’ultraottantenne. Il finto medico biologo era pronto a truffare la sua vittima che era già stata sottoposta alla prima dose del vaccino per contrastare il Covid. È successo di pomeriggio quando l’anziana ha sentito suonare il campanello: un uomo le ha detto di essere un medico biologo, le ha chiesto se avesse già fatto il vaccino e che sarebbe dovuto entrare per verificare informazioni in vista della seconda dose.
La donna non si è fatta turlupinare, anche quando il finto medico ha insistito per farsi aprire mettendole pressione e facendo leva sulle paure. Il balordo ha continuato arrivando addirittura a sostenere che se non fosse entrato, l’anziana non avrebbe ricevuto la seconda dose di vaccino.
La donna non ha ceduto e soprattutto non ha creduto alle parole del finto medico biologo che secondo la testimonianza della vittima era accompagnato da un complice che lo attendeva al volante di un’auto blu.
Il comandante Castellone sottolinea: «Ipotizziamo che si tratti della stessa banda che nei giorni scorsi era in circolazione a Fagnano Olona e ci hanno segnalato anche a Gorla Minore. Cercano di cambiare lievemente le storie e in questo caso si è presentato un uomo e non una donna come a Fagnano Olona. Poco importa: non aprite. Avranno sempre qualche nuovo pretesto soprattutto sanitario: lo scorso anno si finsero addetti della Croce rossa poi inviati del Comune con le mascherine».
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