L’OMAGGIO
«Papa Francesco ci diede forza durante il Covid»
Il presidente Fontana in Duomo alla celebrazione presieduta da monsignor Delpini

«Le parole del Santo padre hanno contribuito a darci ancora più forza», durante il periodo del Covid. Lo ha detto il governatore della Lombardia ed ex sindaco di Varese Attilio Fontana al termine della messa in suffragio per il Papa celebrata dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, in Duomo.
«Il ricordo più vivo è stato quando lui ci ricevette a Roma con i nostri sanitari che avevano partecipato alla battaglia contro il Covid - ha ricordato -. Ci ringraziò per quello che avevamo fatto, ci rassicurò, ci fu estremamente vicino. Ebbe la voglia di scendere in mezzo a tutti i sanitari e gli infermieri e stringere loro la mano per ringraziarli personalmente ed esprimere la sua vicinanza e solidarietà».
«Sicuramente un gesto molto importante soprattutto in quel periodo», ha concluso.
Nell’omelia, monsignor Delpini ha affermato che «si può dire molto di Papa Francesco. Questa sera credo che si possa dire semplicemente così: Papa Francesco è un cristiano che ha fatto Pasqua e ha sperimentato il timore e la gioia grande e si è dedicato a sostenere la fede e la perseveranza dei fratelli».
Delpini ha ricordato come il Papa «è stato fastidioso e irritante per la sua parola che in nome del Vangelo ha proposto uno stile di vita, un’attenzione ai più poveri, un doveroso cammino di conversione - ha aggiunto -, è stato fastidioso, però così sono così i cristiani che fanno Pasqua. Lieti, timorosi, zelanti e irritanti».
«Il cristiano che ha fatto Pasqua è irritante, mette a disagio, si rende antipatico perché annuncia in Gesù la risurrezione dei morti. Il cristiano che ha fatto Pasqua disturba perché prende la parola anche se non è autorizzato dalle autorità costituite - ha concluso Delpini -. È fastidioso perché porta un messaggio sconcertante e mette in discussione le consuetudini pigre, la prepotenza dei potenti».
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