SERIE C
Pro Patria, subito stress test con il Renate
Debutto casalingo col Renate dello spauracchio Bocalon. Colombo: «Dobbiamo creare opportunità e ripartire se sbagliamo. Ripartiamo dai clean sheet dei primi match ufficiali»
Si parte per la nuova stagione. E si comincia con uno dei tantissimi derby lombardi di questo campionato. Allo “Speroni” di Busto Arsizio (ore 18) un match che è ormai una classica del girone A. Tocca al temibilissimo Renate tenere a battesimo la nuova Pro Patria. Una Pro a cui Sandro Turotti ha dato una nuova impronta e Riccardo Colombo dovrà dare un’anima solida e un’identità definita. Un compito impegnativo e intrigante per il tecnico a cui la società ha rinnovato la fiducia. Scrollatosi di dosso il 3-5-2 che non ha mai amato, Ricky riparte dal suo 3-4-2-1 e su questo modulo il direttore sportivo bustocco (ormai un’istituzione) sta costruendo in mercato.
CARTE COPERTE
Il problema sono però gli infortuni. Lombardoni non ha ancora risolto i suo problemi, Renault è fuori combattimento per un po’, Palazzi è alle prese con un problemino muscolare e Travaglini ha il naso ammaccato e indosserà una maschera protettiva. Significa che potrebbe esserci l’esordio di Vaglica come esterno di sinistra e capitan Nicco affiancare Mallamo in mezzo al campo. Sono ipotesi anche se con qualche fondamento. Nel pacchetto arretrato ci sarà quasi certamente Alcibiade, ex di turno. Sulla trequarti Pitou (fresco di rinnovo fino al 2027) con possibile aggiunta di Terrani. Toci e Curatolo si giocano il ruolo di centravanti.
TANTA VOGLIA DI LEI
Si sa che Riccardo Colombo è un inguaribile ottimista. L’allenatore della Pro Patria esprime il suo pensiero partendo da un punto per lui irrinunciabile: «Dobbiamo andare sempre avanti, avere opportunità e fare le cose. Possiamo sbagliare e reagire, creare comunque occasioni favorevoli. Siamo carichi, abbiamo fatto un buon percorso in Coppa Italia, nelle partite ufficiali non abbiamo subito gol e dobbiamo ripartire da lì. C’è tanta, tanta voglia di ricominciare, di riprendere qualcosa che abbiamo lasciato lo scorso anno. Uno dei nostri obiettivi è migliorare in alcuni aspetti della partita, nella finalizzazione. I nostri avversari? Hanno cambiato parecchio ma restano una squadra di valore e soprattutto in attacco hanno giocatori molti forti come Bocalon e Plescia che hanno il gol nel sangue».
LE PANTERE E LE TIGRI
Il Renate - che è ormai stabilmente di casa in Brianza - ha come simbolo la pantera e oggi sfida le tigri bustocche. Ma nelle file dei lecchesi c’è un “doge” che quando vede biancoblù è festa grande. L’attaccante ospite Riccardo Bocalon contro la Pro Patria è andato a segno sia quando giocava a Venezia, a Trento o Renate. Anzi, con la maglia nerazzurra, nella scorsa stagione, a Busto ha firmato una tripletta. Incrociare le dita, please.
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