IL CONTESTATO RADUNO
Remigration, negozi chiusi per protesta
Alcune attività nel centro di Gallarate. Flash mob del centrosinistra. Al convegno il video di Vannacci: «Vi do il mio sostegno»

Il generale Roberto Vannacci ha inviato un video al Remigration Summit che si svolge questa mattina, sabato 17 maggio, a Gallarate, scusandosi di non poter essere presente. «Vi do il mio sostegno, la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta». «Vuol dire mettere al centro gli italiani, gli europei. È una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra» ha aggiunto Vannacci.
«CONVEGNO XENOFOBO»
Le prese di posizione non si sono fatte attendere. «Quello che va in scena oggi a Gallarate è un convegno che inneggia alla xenofobia, alla discriminazione e al razzismo, un’offesa ai valori della nostra Costituzione. È una manifestazione che, in base alla legge Mancino, andrebbe vietata. Oggi scendiamo in piazza per dire no all’odio e al razzismo, e per difendere la dignità della nostra democrazia» ha detto Angelo Bonelli di Avs che oggi pomeriggio sarà in piazza San Babila per partecipare alla manifestazione contro il 'Remigration Summit'.
NEGOZI CHIUSI
Alcune attività nel centro di Gallarate hanno deciso di non aprire questa mattina. Ecco uno dei cartelli che annunciano appunto lo stop: «Oggi resta chiuso fino alle 16. Non siamo in ferie, non c’è un problema tecnico. Abbiamo deciso di tener chiuso per dissociarsi da chi oggi, nella nostra città e uno spazio pubblico, diffonde idee fondate sulla paura, sull’esclusione e sulla negazione della dignità umana».
IN TRECENTO AL FLASH MOB
Sono circa trecento le persone che alle 11 hanno preso parte al flashmob organizzato per contestare la decisione di ospitare a Gallarate il Remigration Summit. «Noi queste persone nella nostra città non le vogliamo” interviene la segretaria cittadina del Partito democratico, Anna Zambon -, loro rappresentano tutto ciò che non è democratico, civile e che non ha a che fare con la sicurezza». Ed ancora: «A quelle forze di maggioranza che hanno detto che noi siamo qui a ledere la libertà di espressione voglio dire che le libertà di espressione sono stabilite in modo chiaro nella Costituzione». «Questa è una giornata buia per la città - fa eco il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giovanni Pignataro -. Gallarate oggi vive un Clima da stato di polizia e centro paralizzato. Questa non è una manifestazione di destra o di sinistra ma di chi sta dalla parte della democrazia e credo che anche alcuni elettori del centrodestra hanno schifo di quello che sta succedendo». Il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti: «Abbiamo combattuto fino alla fine affinché non si svolgesse. Questo tipo di iniziative fomenta l’odio».
ALFIERI (PD): «NAZISTI»
Il parlamentare del Pd, Alessandro Alfieri, presente al flash mob: «Come vogliamo chiamarli? Nazisti».
CORBETTA (LEGA): «LIBERTÀ DI PAROLA»
Ha voluto essere presente al Remigration summit Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. «Sono qui perché mi hanno invitato e in difesa della libertà. Libertà di parola ed espressione che vige ancora in Italia».
«I temi trattati - ha spiegato - vertono sul rimpatrio di stranieri clandestini o che delinquono e possibilità di sostegno a chi vuole tornare nel Paese d’origine probabilmente conducendo anche una vita migliore. L’immigrazione di massa è una problematica con la quale dobbiamo confrontarci o tra qualche anno avremo un Europa non più europea. Non ho sentito temi che possano giustificare la presa di posizione del Pd che voleva addirittura vietare la manifestazione».
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