TAGLIO DEL NASTRO
Sottopasso di Mezzana, ecco gli ascensori
Il sindaco di Somma Lombardo: sanata barriera architettonica

Pronti e funzionanti gli ascensori del sottopasso di Mezzana. Per il sindaco Stefano Bellaria questa è una «giornata importante per i sommesi perché finalmente si sana una delle principali ferite della città di Somma Lombardo e si sistema quella che è, o meglio era la principale barriera architettonica della città». Ieri mattina infatti, anche con qualche giorni di anticipo sulle date comunicate nei giorni scorsi, il capo dell’amministrazione comunale ha voluto provare in prima persona i nuovi ascensori. Un test pratico che mette fine anche ad una serie di polemiche che negli ultimi mesi (anzi forse qualcosa di più) hanno tenuto banco nel mondo politico e non solo. In più di un’occasione, infatti, i partiti ed i gruppi di minoranza hanno puntato il dito contro i ritardi accumulati per la realizzazione del progetto e per il continuo slittamento della data di apertura del sottopasso chiuso dall’ottobre del 2010 quando alla guida della città c’era la giunta di centrodestra.
«Finalmente oggi funzionano - prosegue il primo cittadino - ci scusiamo perché è stata un’opera che ha richiesto tempo, impegno e anche un po’ di di pazienza, ma finalmente il problema è risolto, diciamo i sommesi e i ai mezzanesi a utilizzarlo il più possibile».
Soddisfatto del risultato ottenuto anche l’assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Piantanida: « Un piccolo passo per i sommesi, un grande passo per i mezzanesi - afferma l’esponente della giunta di centrosinistra - finalmente inauguriamo l’ascensore del sottopasso ferroviario». Un ascensore che, come spiega l’assessore alla partita, è idraulico ed è stato scelto appositamente poiché in caso di guasto è programmato per tornare al piano inferiore e aprire le porte. Un dettaglio - anche se è ben più di questo - che rende la struttura più sicura. «Superiamo oggi una delle più grosse barriere architettoniche del nostro territorio, con un’opera che - conclude Piantanida - sana una situazione lunga 15 anni».
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