IN PRIMO GRADO
Strage di Samarate, ergastolo a Maja
In aula le grida del nonno. Il figlio: «Non lo perdonerò ma vorrei incontrarlo»
Dopo una lunga camera di consiglio, la Corte d’assise del Tribunale di Busto Arsizio, presieduta da Giuseppe Fazio, ha emesso la sentenza: ergastolo. È questa la condanna inflitta ad Alessandro Maja, l'architetto che fra il 3 e 4 maggio del 2022 uccise nella casa di Samarate la moglie Stefania Pivetta, la figlia sedicenne Giulia e ferito gravemente il primogenito Nicolò, 23 anni. Proprio Nicolò ha voluto, anche oggi, venerdì 21 luglio, assistere all’udienza in aula. Alla lettura della sentenza, il nonno ha gridato: «Sei contento, Alessandro?».
«Non lo perdonerò mai, ma vorrei incontrarlo per capire - ha detto Nicolò -, per chiedere perché ha deciso di distruggere la nostra famiglia».
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