LECCE
Testa di capretto sulla tomba del padre del gip di Lecce
                      
          (ANSA) - LECCE, 04 NOV - La testa mozzata di un capretto ed
un coltello: è quanto ha trovato ieri il gip del Tribunale di
Lecce Francesca Mariano sulla tomba del padre nel cimitero di
Galatina, in Salento. E' stata la stessa giudice a fare la
macabra scoperta. Mariano da oltre un anno è sotto scorta per le
minacce ricevute. Nel febbraio 2024 alla giudice venne
recapitata una testa di capretto insanguinata e infilzata con un
coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto su cui era
scritto 'Così': la testa dell'animale fu lasciata davanti alla
porta della sua abitazione.
   Quella di ieri è l'ennesima intimidazione per la gip di
Lecce.  Nell'ottobre 2024 nell'aula di udienza del tribunale di
Lecce, dove Mariano era impegnata come gup, venne trovata la
foto del giudice, presa da un quotidiano locale, circondata dal
disegno di una bara fatto con un pennarello nero, con tanto di
croci. Il ritaglio di giornale riguardava un'inchiesta
salentina, sempre di mafia, che all'epoca giungeva a sentenza.
Il ritaglio fu sequestrato e consegnato ai poliziotti della
Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Potenza, che
indagano sulle intimidazioni ricevute dalla magistrata assieme
alla pm della Dda di Lecce Carmen Ruggiero.
   Entrambe in precedenza erano state destinatarie di lettere
intimidatorie con minacce di morte, e anche di tentativi di
aggressione durante gli interrogatori. A Mariano, nel febbraio
2024, l'episodio della testa di capretto davanti alla porta
della sua abitazione. Un detenuto, inoltre, hanno accertato le
indagini, avrebbe finto di voler collaborare con la giustizia
solo per essere interrogato dalla pm Ruggiero e per tagliarle la
gola durante l'incontro. Il piano, poi fallito, sarebbe stato
ideato dal 42enne Pancrazio Carrino, uno degli indagati
coinvolti nell'operazione chiamata 'The Wolf' che portò la
magistratura salentina, nel luglio 2023, a smantellare il clan
Lamendola-Cantanna, ritenuto vicino alla Scu. Il bersaglio era
proprio la pm Ruggiero, che ottenne dalla gip Mariano l'arresto
di 22 persone. Da questi arresti sono cominciate le minacce di
morte per le due magistrate. (ANSA).
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