L’INDAGINE
Truffa del falso avvocato: due arresti
La coppia riuscì a sottrarre 10mila euro a una pensionata

Truffa da 10mila euro ai danni di una anziana a Domodossola. A finire dietro le sbarre un 26enne e un 20enne, residenti nell’hinterland milanese. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Domodossola nella giornata di ieri, mercoledì 19 marzo, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verbania nei confronti di due persone, un 26enne e un 20enne, entrambi residenti nell’hinterland milanese destinatari, rispettivamente dalla misura della custodia cautelare in carcere e dell’obbligo di dimora nel Comune di Pioltello.
I fatti risalgono al mese di ottobre dello scorso anno, quando una pensionata di Domodossola è stata truffata con la cosiddetta tecnica del falso carabiniere. Il modus operandi anche in questo caso è stato lo stesso utilizzato in casi analoghi, ovvero la donna è stata contattata telefonicamente da un uomo che, qualificandosi come un carabiniere in servizio alla caserma di Verbania, le ha comunicato che il figlio era rimasto coinvolto in un sinistro stradale con colpa e, facendo agitare la donna, la faceva più parlare con un’altra persona che si era spacciata come avvocato del figlio e le aveva spiegato che per evitare il processo era necessario versare con urgenza la somma in contanti di 8000 o l’equivalente in oggetti d’oro.
L’interlocutore le aveva poi detto che il denaro o i monili d’oro, sarebbero stati ritirati da un collaboratore che entro pochi minuti si sarebbe presentato a casa sua. La donna, molto preoccupata, ha immediatamente racimolato 10.000 euro in contanti oltre ad alcuni monili d’oro che ha quindi consegnato al “finto collaboratore” dell’avvocato che puntualmente si era presentato a casa dell’anziana.
Sono poi partite le indagini e, con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti ad individuare i responsabili.
La successiva attività investigativa ha permesso di dare anche un’identità ai due uomini, grazie anche all’accurata descrizione del fantomatico “assistente dell’avvocato” che aveva riscosso i valori al domicilio dell’anziana. Il quadro probatorio raccolto è stato idoneo per permettere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verbania di emettere l’ordinanza applicativa delle misure cautelari personali a carico dei due soggetti individuati.
Nella mattinata di ieri è scattata l’operazione da parte dei militari della Compagnia carabinieri di Domodossola che, coadiuvata dai competenti reparti territoriali dell’Arma, ha dato esecuzione alle misure.
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