SULLO SCHERMO
Tyson torna sul ring. Sfida uno youtuber, diretta su Netflix
Ennesimo ritorno per denaro di uno dei pugili più forti della storia. L’incontro contro Jake Paul in programma il 20 luglio

Durante una delle sue telecronache di un campionato mondiale dei pesi massimi di pugilato, a inizio degli anni Novanta, il maestro di giornalismo sportivo Rino Tommasi definì il vincitore «Senza dubbio il più forte pugile del mondo fuori dalle mura del carcere di Indiana dove è rinchiuso Mike Tyson».
Già questo basterebbe e avanzerebbe per dire quanto era pugilisticamente stimato l’uomo che divenne campione del mondo dei pesi massimi ad appena 18 anni e che, al momento in cui fu imprigionato per scontare una condanna a sei anni (in realtà ne rimase tre dietro le sbarre) per violenza sessuale, aveva un record di 41 vittorie su 42 incontri, delle quali 36 ottenute al primo round. Il primo Tyson, quello vero, era un’autentica esplosione di forza bruta e il suo personaggio aveva un appeal tale che anche qui in Italia centinaia di migliaia di telespettatori si alzavano fra le 3 e le 5 del mattino, orario nostrano in cui Tyson combatteva, il più delle volte a New York o a Las Vegas, per vedere in diretta il suo match. Vietato sbagliare a puntare la sveglia o temporeggiare a letto prima di avere la forza di accendere la tv, pena arrivare in salotto a match già finito.
Diverso il secondo Tyson, quello del rientro: riconquistato velocemente il titolo mondiale, iniziò ben presto la sua parabola discendente perdendo il celebre match con Evander Holyfield, quello in cui staccò a morsi un pezzetto dell’orecchio dell’avversario. Di lì anche la sua crisi personale e finanziaria: incredibilmente, viste le borse intascate nella sua carriera, Tyson arrivò ad avere - si dice - il conto in rosso. Non un gran problema, visto che, per il personaggio che fu, Iron Mike, com’era soprannominato, metteva a posto le cose con una comparsata tv o alla peggio con un combattimento non certo dal gran valore sportivo ma comunque strapagato dalle tv.
Ma perché ancora Mike Tyson, oggi? Perché, appunto, a 58 anni l’ex cattivissimo del pugilato mondiale il prossimo 20 luglio tornerà sul ring e domenica, per promuovere l’evento, ha rilasciato la prima intervista in cui ha affermato di non fare uso di marijuana e di non fare sesso da venti giorni. E già così i titoli in tutto il mondo si sono sprecati. Ma che combattimento sarà? Lui, 58enne, salirà sul ring contro un 27enne. Non un pugile di grido, però, ma tale Jake Paul, professioni pugile e youtuber. Diretta streaming su Netflix: vogliamo scommettere che non finirà al primo round, quando invece al vero Tyson sarebbe bastato soffiare per farla finita?
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