MARE DA VIP
Un sogno chiamato yacht

L’estate è alle porte e con l’arrivo del super yacht Flying Fox - 136 metri di lunghezza per 300 milioni di dollari - in rada a Marina Piccola a Capri, si è aperta ufficialmente la stagione della caccia alle navi super lusso nei nostri mari.
L’Italia è infatti una delle destinazioni più gettonate dai possessori di imbarcazioni da sogno.
Sogni che, per i facoltosi imprenditori, si traducono in acquisti «folli», e per noi, comuni mortali, rimangono tali, perché sognare non costa nulla.
Per gli italiani il sogno si traduce con un marchio simbolo, Riva. Il suo primo super yacht, che debutterà ufficialmente al prossimo Salone nautico di Venezia, è stato appena varato: è il 50 metri Race in acciaio frutto della collaborazione con Officina Italiana Design e caratterizzato da comfort, eleganza e cura dei dettagli.
A Londra invece si è appena tenuta la premiazione del concorso World Superyacht Award 2019 che ha decretato una serie di vincitori tra cui diversi appartenenti alla cantieristica italiana.
Tra questi c’è Utopia IV il 60 metri dalle linee filati e moderne, e interni sobri, che raggiunge i 33 nodi di velocità, del cantiere Rossinavi (Viareggio) a cui è andato il primo premio nella categoria yacht semi-dislocante da 40 metri e oltre.
Il cantiere Benetti si è aggiudicato con Spectre 69,3 metri la categoria yacht dislocanti tra 500 e 1999 GT di stazza lorda: consegnato nel 2018 ha linee fluide nate dal progetto di Giorgio Cassetta e al suo interno ospita una palestra che, grazie a una piattaforma, ha accesso diretto all’acqua.
Infine va a Cecilia di Wider, il cantiere marchigiano, il primo premio per la categoria yacht dislocanti tra 300 e 499 GT di stazza lorda dai 40 metri in su disegnato da Fulvio De Simoni, la cui particolarità sono i motori ibridi diesel/elettrici seriali a bassi consumi e del design avanzato.
Abbina lusso e attenzione all’ambiente sono abbinati nel nuovissimo Tankoa S501 Hybrid varato recentemente a Genova.
Quattro sono le modalità disponibili (Dem, ibrida, tradizionale e full speed) grazie ad una coppia di MTU 8V4000M54 (895 kW) e due propulsori elettrici (300 kW) guidati da due generatori 250 kW a velocità variabile.
E se dobbiamo sognare, allora facciamolo davvero in grande con California l’ultimo progetto del designer norvegese Kurt Strand: 315 metri di lunghezza, 8 tonnellate, velocità massima di 20 nodi e un design dominato da vetro e acciaio. Vi chiederete cosa abbia di tanto particolare.
Bene, «solo» tre piscine poste ognuna a un livello diverso collegate con delle cascate. Una delle piscine è dotata di una pompa in grado di produrre orde artificiali per permettere a uno dei 24 passeggeri di surfare. Detto ciò, se l’idea vi garba e vi ballano in tasca 400 milioni di euro, il California è vostro. Venduto.
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