IL DELITTO DI CASBENO
Varese: «Ci minacciava, allora fuggimmo da casa»
La deposizione in aula di Marta Criscuolo, madre di Lavinia Limido, al processo per stalking a carico di Marco Manfrinati
«Mia figlia il 2 luglio 2022 fuggì da casa. E poi nel mese di dicembre 2022, mia figlia Lavinia ed io decidemmo di fuggire da casa perché erano arrivate delle minacce da parte del Manfrinati in relazione alla nostra incolumità. Decidemmo allora di andare via, diciamo in vacanza, fuori Varese». Così Marta Criscuolo, madre di Lavinia Limido, quest’ultima aggredita il 6 maggio scorso dall’ex marito Marco Manfrinati, ha iniziato oggi, mercoledì 6 giugno, la deposizione in aula al processo per stalking di cui è accusato Manfrinati. Ha risposto alle domande del pubblico ministero, Maria Claudia Contini.
«Accadde - ha aggiunto in aula Marta Criscuolo - che Manfrinati si presentò a casa nostra, sfondò la cancellata e poi si recò presso l’abitazione di mia madre e ruppe il lunotto della macchina di mia madre». «E poi Manfrinati comunicò a mia figlia: “Avete visto che bel Natale vi ho fatto passare?”. E quindi noi presentammo la denuncia».
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