IL CASO
Varese: «Grave carenza di vigili del fuoco»
Ma presto arriveranno rinforzi. Visita alla caserma dell’onorevole Stefano Candiani. Il problema delle richieste di trasferimento

Una buona notizia per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Varese: a breve arriveranno rinforzi grazie all’immissione in servizio del 100° corso. Lo ha annunciato questa mattina, lunedì 4 agosto, l’onorevole Stefano Candiani, intervenuto a un incontro con la Fns Cisl presso la sede dei vigili del fuoco, per affrontare il tema – ormai cronico – della carenza di organico. «La situazione a Varese è diventata particolarmente grave – ha confermato Candiani – la scopertura supera abbondantemente il 20%. Questo comporta seri rischi per la gestione del servizio, con personale stanco, turni troppo lunghi e, in alcuni casi, l’impossibilità di far partire i mezzi». Candiani ha sottolineato di aver già avviato contatti con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e con il Capo del Corpo nazionale: «Ho avuto modo di confrontarmi con loro nei giorni scorsi. Varese riceverà rinforzi con il nuovo invio di operatori dal 100° corso». Ma il parlamentare ha anche messo l’accento su un problema strutturale: «In molti casi, come qui, il personale assegnato si trasferisce altrove subito dopo l’arrivo, sfruttando leggi speciali. È un fenomeno che va gestito con intelligenza. Se è giusto tutelare i diritti individuali, è altrettanto doveroso garantire un servizio pubblico efficiente».
A condividere l’analisi è stato Lino Coltellese, segretario generale aggiunto della Fns Cisl dei Laghi: «Ringraziamo l’onorevole Candiani per l’attenzione dimostrata. Il problema non sta solo nelle assegnazioni, ma nella facilità con cui molti operatori, una volta arrivati, si spostano verso altri comandi. Le cosiddette leggi speciali sono la principale causa di carenze: a Varese mancano il 23% dei graduati e il 20% dei vigili». Coltellese ha poi ricordato che la Cisl, insieme alle altre sigle, ha proclamato lo stato di agitazione: «Ora rappresentiamo anche loro. Dobbiamo lavorare affinché le soluzioni messe in campo siano durature. Non possiamo permetterci che questa situazione si ripresenti ciclicamente».
Sulla tenuta del servizio, Coltellese rassicura: «I cittadini possono stare tranquilli: non accadrà mai che si chiami il 115 e non risponda nessuno. Ci sarà sempre una squadra pronta a partire. Il problema, però, è che il carico ricade sempre sugli stessi, e il rischio di sovraccarico per il personale rimasto è ormai altissimo».
Candiani ha concluso: «Nell’immaginario collettivo la soluzione è assumere più vigili del fuoco. Ma non basta. Serve una gestione più equilibrata e intelligente delle risorse, e Varese può diventare un modello da cui partire». Ora la parola passa ai fatti. La speranza è che questi annunci non restino sulla carta.
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