ROMA
Mattarella, indebolire istituzioni multilaterali apre al rischio di prevaricazione
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Esiste un rapporto inscindibile tra
diritti umani e pace: il rispetto dei primi è premessa
essenziale della seconda, mentre l'assenza di pace smorza la
speranza di proteggere diritti e libertà. L'evidenza di tale
relazione aiuta a comprendere come la pace sia il risultato di
un impegno quotidiano e di una responsabilità condivisa, che
trova il suo fondamento nella tutela della dignità di ogni
persona e nel rifiuto della logica della sopraffazione. A tal
riguardo, il diritto internazionale e le istituzioni
multilaterali rivestono un ruolo decisivo, in quanto strumenti
concreti di protezione per gli Stati come per ciascun singolo
essere umano. Indebolirli significa esporre ogni individuo, in
particolare, i più vulnerabili al rischio che l'esistenza
finisca per essere regolata dalla prevaricazione e dall'abuso
della forza". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti
Umani.
"La Repubblica Italiana, in questa Giornata, rinnova il suo
convinto sostegno a un ordine internazionale basato sul rispetto
dei diritti umani. È un impegno che discende dalla nostra storia
e dai valori scolpiti nella Costituzione: il ripudio della
guerra, la promozione della giustizia, l'affermazione della
solidarietà, dell'uguaglianza e della libertà. Sono gli stessi
valori che hanno ispirato la costruzione europea, divenuta nel
tempo uno spazio di pace e di diritti senza precedenti.
Ricordare la centralità dei diritti umani non significa
indulgere nella memoria del dolore, ma assumere quella memoria
come guida per l'azione. È a questa responsabilità che siamo
chiamati: impedire che la violenza prevalga sulle regole,
affermare l'universalità dei principi che tutelano la dignità
umana, affinché la Dichiarazione del 1948 non resti solo un
enunciato di alti ideali ma sia concreto codice di condotta cui
tutti gli Stati scelgano di conformarsi", aggiunge Il Capo dello
Stato. (ANSA).
© Riproduzione Riservata


