IN MANETTE
Busto, violenza su una 14enne: arrestato nordafricano
Intervento della polizia locale. Lombardia Ideale: «Gravità inaudita». La Lega: «Espulsione castrazione chimica»

La violenza sessuale subita. Le botte prese. Un incubo agghiacciante. Una ragazzina di 14 anni è stata soccorsa ieri sera, lunedì 14 aprile, a Busto Arsizio. Era stata portata in un’area dismessa in via Vercelli, nella zona retrostante la stazione ferroviaria, da un 21enne nordafricano che avrebbe abusato di lei con la forza. Stando ad una prima ricostruzione i due si sarebbero conosciuti sui social e poi dati appuntamento in città. Ma poi l’incontro ha preso una piega drammatica.
L’INTERVENTO DELLA POLIZIA LOCALE
Ad intervenire sono stati gli agenti della polizia locale di Busto Arsizio, dopo la chiamata di un residente che aveva udito le richieste d’aiuto della ragazzina. Gli agenti hanno arrestato il nordafricano in flagranza di reato. Un’operazione tutt’altro che semplice, vista la resistenza violenta del soggetto. La 14enne, sotto choc e ferita, è stata portata al Pronto Soccorso.
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«FALLIMENTO DELL’INTEGRAZIONE»
Sui fatti di Busto Arsizio, una presa di posizione arriva dalla Regione. «Davanti a episodi così gravi e inaccettabili, non possiamo tacere: l’immigrazione incontrollata e la fallimentare integrazione millantata dalla sinistra ci stanno consegnando una società sempre più insicura, fragile e in balìa della violenza. Serve un cambio di passo deciso e immediato, e il Governo Meloni sta agendo in questa direzione»: questo il commento di Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Lombardia.
«Un pensiero commosso e un sentito abbraccio vanno alla giovane vittima: una ragazza che ha vissuto un incubo per mano di un individuo senza scrupoli. Ringraziamo la polizia locale di Busto Arsizio per il tempestivo intervento che ha portato all’arresto del colpevole: anche grazie a loro si è evitato il peggio» aggiunge Garavaglia che invoca più controlli nelle aree sensibili. «Serve - spiega - una presenza più capillare delle forze dell’ordine nei luoghi dove troppo spesso si annida il degrado. Fratelli d’Italia è da sempre al fianco di chi indossa la divisa e lavora ogni giorno per garantire sicurezza ai cittadini. I nostri agenti vanno sostenuti con risorse, strumenti e leggi adeguate. Solo per le dotazioni della Polizia locale, l’assessorato alla Sicurezza guidato da Romano La Russa ha destinato dal 2022 oltre 11 milioni di euro».
«Il nostro impegno – prosegue – è chiaro: fermezza, rispetto delle regole, difesa dei nostri valori e della nostra gente. Questo significa tutelare non solo i cittadini italiani, ma anche tutti quegli stranieri che in Italia lavorano onestamente, hanno messo su famiglia e contribuiscono positivamente alla nostra società. Come accaduto in questo caso, accogliere indiscriminatamente, senza regole e senza chiedersi chi siano le persone che arrivano e cosa vogliano fare nel nostro Paese, è una scelta folle che stiamo pagando sulla pelle dei più fragili».
«Noi di Fratelli d’Italia lo diciamo da sempre: l’Italia deve accogliere solo chi ha diritto di essere accolto, chi vuole davvero integrarsi, rispettare le nostre leggi, le nostre tradizioni, i nostri valori. Chi viene qui per delinquere o vivere ai margini non è il benvenuto e va rimpatriato senza esitazioni. Chi delinque va fermato, chi rispetta merita rispetto. Non ci sono zone grigie» conclude Garavaglia.
LOMBARDIA IDEALE: «INAUDITO»
«Quanto successo a Busto Arsizio è di una gravità inaudita. Il nostro primo pensiero e la nostra vicinanza vanno alla 14enne violentata da un nordafricano. Un ringraziamento alla Polizia Locale di Busto per l’intervento che ha evitato alla ragazza conseguenze ancora peggiori e consentito l’arresto dell’aggressore» questo il commento di Leslie Mulas, coordinatore della provincia di Varese di Lombardia Ideale.
«Rimane drammaticamente centrale il tema della sicurezza sul nostro territorio - aggiunge Mulas - e non si può più negare, come fa la sinistra, che l’aumento di questi odiosi e infami reati sia legato a un’immigrazione fuori controllo e all’incapacità da parte di troppi stranieri di rispettare non solo le leggi, ma anche le basi minime della convivenza civile».
«Invece di parlare di ius soli o ius scholae - continua l’esponente di Lombardia Ideale -, sarebbe bene che tutti si accorgessero che siamo di fronte a un’emergenza che va assolutamente fermata con decisioni forti e misure adeguate: proseguire con il blocco dei flussi migratori e soprattutto con l'aumento dei rimpatri, e insistere sulla certezza della pena».
«La salvaguardia dei cittadini, soprattutto le persone più fragili ed esposte - conclude Mulas -, viene prima di tutto».
«ESPULSIONE CASTRAZIONE CHIMICA»
«Quanto avvenuto a Busto Arsizio è gravissimo. Inquietante pensare che nella mia città possa succedere un episodio del genere, è l’ennesimo segnale di un dilagare della violenza e dello spregio di ogni regola di civiltà nei confronti del quale ogni forma di buonismo va definitivamente messa da parte» afferma l’europarlamentare della Lega, Isabella Tovaglieri. Che aggiunge: «Non esistono più soluzioni di compromesso: espulsione subito per chi viene nel nostro Paese solo per delinquere. E castrazione chimica per chi si macchia di crimini aberranti come la violenza sessuale. Sono due battaglie che la Lega porta avanti da tempo».
«Assistiamo ormai da tempo a un’escalation di violenza a cui non possiamo più far fronte con i mezzi ordinari. La politica tutta deve avere il coraggio di affrontare con determinazione il problema, sostenendo le nostre proposte che ormai si impongono come un’urgenza improcrastinabile. Ringrazio la Polizia locale che, con il tempestivo intervento, ha assicurato il delinquente alla giustizia. Ancora più orgogliosa e convinta di aver promosso l’iniziativa di dotare i nostri agenti di taser affinché possano operare sempre più in sicurezza a nostra tutela» conclude Isabella Tovaglieri.
«SICUREZZA SENZA TENTENNAMENTI»
Sul caso di Busto Arsizio è intervenuta anche l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso: «Questo è un fatto gravissimo, purtroppo non isolato. Solo grazie al coraggio e alla prontezza di una residente che ha dato l’allarme al rapido intervento della Polizia locale, a cui vanno i miei più grandi ringraziamenti, questa tragedia non si è trasformata in qualcosa di ancora peggiore». «Come donna, come mamma, come cittadino, esprimo tutto il mio sdegno e la mia vicinanza alla giovanissima vittima e alla sua famiglia».
«È inaccettabile che un episodio di una tale ferocia possa accadere - aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia -. La sicurezza non è un tema sul quale si possono avere tentennamenti. L’integrazione tanto sbandierata dalla sinistra non può mai prescindere dal rispetto della legge e delle regole della nostra società. Alla giovane, alla famiglia, a chi le ha salvato la vita voglio dire, non siete soli. Questo dolore ci riguarda tutti e ci obbliga a non restare in silenzio».
«NON NE POSSIAMO PIÙ DI QUESTE PERSONE»
Per il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani è tempo di dire basta perché «non ne possiamo più di queste persone». «Questo episodio è sintomatico di situazione che ormai è fuori controllo, c’è preoccupazione nelle nostre città perché è successo a Busto Arsizio ma poteva succedere a Gallarate, Varese e Saronno - prosegue il primo cittadino -. Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente. Ma la domanda rimane una: per quanto ancora dovremo sopportare i reati di queste “risorse” che vengono qui da noi solamente per commettere questi reati?».
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