LA CANDIDATURA
Gallarate a Roma per diventare capitale dell’arte contemporanea
Presentato il progetto “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”. Entro cinque giorni la decisione, altre quattro città in lizza
Ora non resta che aspettare. Questa mattina, venerdì 25 ottobre, il sindaco Andrea Cassani, insieme all’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti, ai referenti del Maga, Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, e a Sea (rappresentata dalla presidente Michaela Castelli e da Maurizio Baruffi), ha presentato al Ministero della Cultura la candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il progetto “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura” è stato illustrato, in sala Spadolini, in tutte le fasi. Un progetto pensato per trasformare e valorizzare il tessuto urbano, l’identità storica e lo slancio artistico. Entro cinque giorni la decisione verrà comunicata al ministro Alessandro Giuli e si saprà se Gallarate è riuscita a sbaragliare la concorrenza ed aggiudicarsi così il titolo e il finanziamento di un milione di euro per trasformare in realtà le proposte inserite nel dossier.
PROGETTI ATTUABILI ED INTERESSANTI
«È sicuramente stato emozionante presentare la nostra candidatura quale città finalista di questo importante riconoscimento e ricevere i complimenti dalle altre delegazioni per quello che siamo riusciti a fare fino a oggi» ha dichiarato il primo cittadino al termine della presentazione. E il sindaco definisce le altre quattro città come «valide contendenti», ovvero Gibellina, Pescara, Carrara e Todi. «Ci sono capoluoghi di provincia e città nate in contesti naturali più fortunati del nostro, credo - precisa Cassani - che la nostra progettualità abbia aspetti decisamente più interessanti e più attuabili delle altre finaliste e mi auguro che la giuria possa valorizzare soprattutto questo aspetto». Tra gli elementi di maggior rilievo rientrano, per esempio, la rete territoriale che sostiene il progetto, la volontà di coinvolgere la città ed un budget di spesa «cauto con finanziamenti certi» come ha evidenziato Zanella. «Un ringraziamento - sottolinea il sindaco Cassani - va anche a regione Lombardia e all’assessorato alla cultura di Francesca Caruso che hanno da subito sostenuto la nostra candidatura».
GRANDE E VALIDO LAVORO
«È stata un’esperienza emozionante e motivante ed è stato bello sentire il lavoro egregio che si sta facendo a Gallarate nel campo dell’arte - commenta l’assessore Mazzetti -. Abbiamo ricevuto i complimenti dalla commissione e anche da altre città candidate, questo fa piacere anche alla luce del fatto che il progetto presentato è stato costruito interamente in house a costo zero (altre città candidate hanno esternalizzato la scrittura dei progetti) e questo è sintomatico del grande e valido lavoro svolto in questi mesi e di tutto quello che è stato fatto negli ultimi 75 anni dalla creazione del Premio Nazionale Arti Visive. È emerso con forza l’orgoglio e l’amore nei confronti della nostra città». Un dettaglio che non è sfuggito e che forse potrebbe essere la chiave vincente per sbaragliare la concorrenza. Anche perché, come sottolineato da Castiglioni questa potrebbe essere l’occasione per «esplorare questo inaspettato passaggio a nord-ovest, che in fondo può essere capace di aprire a nuove geografie e a nuove politiche dell’arte contemporanea».
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