L’ADDIO
I funerali di Paolo Carù: «Era impossibile non affezionarsi a lui»
Folla a Gallarate per l’ultimo saluto. Suonata “Amazing Grace” all’uscita dalla basilica di Santa Maria Assunta
C’è chi lo ha definito un grande collezionista e chi uno storico della musica come pochi. Altri hanno ricordato i momenti passati a discutere di dischi, autori e gruppi. Altri ancora si stringono in profondi abbracci nel ricordo di un uomo che ha dato molto a Gallarate e non solo. E in tanti oggi pomeriggio, giovedì 20 giugno, non sono voluti mancare per dare l’ultimo saluto a Paolo Carù.
La basilica di Santa Maria Assunta infatti era piena perché, come racconta un assiduo frequentatore del negozio di dischi «era impossibile non affezionarsi a Paolo, era un uomo di poche parole e poteva anche sembrare burbero ma poi, quando lo conoscevi meglio, ti rendevi conto del suo grande cuore e della sua immensa passione per la musica». Tante anche le persone che sono rimaste sul piazzale della Basilica per condividere un aneddoto o «quella volta che...». C’erano i parenti e gli amici di una vita che lo hanno accompagnato fino all’ultimo dei suoi giorni. Le persone che con lui hanno organizzato eventi, concerti, iniziative e scritto articoli. E poi i molti che da lui hanno comprato un disco o magari proprio quell’album che ha cambiato tutto. Non sono voluti mancare anche i tanti collaboratori e le persone con cui Carù a lavorato.
Presenti anche il sindaco Andrea Cassani e alcuni esponenti della giunta ma anche colleghi e commercianti ancora increduli per la tragica scomparsa. Fuori dalla chiesa, per dare un ultimo saluto, armonica alla mano è stata intonata “Amazing Grace”. Poi un lungo applauso, preceduto da un commosso «Ciao Paolo».
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