L’EVENTO
Ipnotici Placebo. Ma senza cellulare
La band protagonista al Rugby Sound Festival
Se esiste una risposta al malessere di questi tempi, la si può trovare nel rock. O almeno, nel sound ipnotico, ossessivo, a tratti inquietante, dei Placebo che riescono – in uno strano rituale da sciamani – a liberare il loro pubblico da ansie e depressioni del secolo attuale. Interpretazione un po’ troppo cervellotica di un semplice concerto? Forse, intanto si può chiedere a chi ha assistito al live del Rugby Sound Festival di Legnano cosa ne pensi. E tutti, ma proprio tutti, rispondono: «Eccitante, straordinario, bellissimo».
Un’ora e mezza di musica - rigorosamente senza cellulare, dopo l’invito a tenerlo in tasca - a cominciare da Taste in Man che mette subito in chiaro lo status rock della band, a dimostrare che chitarra, basso e batteria (e un po’ di tastiera) sono gli ingredienti che non passano mai di moda e riescono a descrivere meglio degli altri i turbamenti dell’animo di un’intera generazione che va dai giovani e giovanissimi fino ai quarantenni e cinquantenni che con Brian Molko e soci sono cresciuti.
Bisogna solo avere un po’ di coraggio come quello di chi ha messo in piedi un grande cartellone per il festival di quest’anno sull’isola dell’Olona, tanto che fino a qualche giorno fa non era tanto infrequente la domanda: «Ma i Placebo a Legnano? Siete sicuri?». Certo che sì e, ora che il concerto c’è stato, tutti a chiedere: «Quando torneranno?».
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