LA CERIMONIA
Le chiavi al Tarlisu: a Busto inizia il carnevale
«Tutti insieme per voler più bene alla città». Per una settimana la maschera bustocca farà simbolicamente le veci del sindaco
Dalla spazzatura alla piscina Manara, dalla Pro Patria al nuovo ospedale, senza dimenticare piazza Vittorio Emanuele II e il contenzioso sui derivati. Ha toccato tutti (o quasi) i temi più discussi a Busto Arsizio il discorso del Tarlisu, che oggi – domenica 2 marzo – a mezzogiorno ha ricevuto dal sindaco Emanuele Antonelli le chiavi della città. Nella settimana di carnevale, infatti, la maschera bustocca farà simbolicamente le veci del primo cittadino. La cerimonia è andata in scena in piazza Vittorio Emanuele, rallegrata dalla presenza di tanti bambini vestiti da Tarlisu e altre maschere.
IL DISCORSO DEL TARLISU
Ul Tarlisu - alias Antonio Tosi -, affiancato dalla Bumbasina e la Fudreta, ha tenuto il suo discorso prima di ricevere le chiavi dal sindaco Antonelli. Come da tradizione, tra il serio e il faceto la maschera bustocca ha spronato l’Amministrazione comunale a sistemare ciò che non funziona, prima di concludere con un appello a unire le forze per il bene della città: «Magiuranza e cuntrari, tüci insèma cerchèm da ueghi pussè bén a sta cità». («Maggioranza e opposizione, tutti insieme cerchiamo di voler più bene a questa città»).
SABATO LA SFILATA
Sabato prossimo, 8 marzo, è in programma la grande sfilata dei carri per le strade del centro. Quest’anno ricorre il 50° anniversario della Famiglia Sinaghina, da sempre motore del Carnevale Bustese.
Il servizio completo sulla Prealpina di lunedì 3 marzo, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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