LA LETTERA
Sparacia: «Tutti uniti a difesa del Sant’Antonio abate»
L’ex assessore di Gallarate sottolinea la «necessità di conservare una più che dignitosa e indispensabile presenza sanitaria pubblica»
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Gianni Sparacia, ex assessore a Gallarate, sul futuro dell’ospedale Sant’Antonio abate.
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In punta di piedi come sono solito fare vorrei dire, se mi è concesso, un paio di cose a proposito del feroce dibattito sulla questione dell’ospedale di Gallarate e del suo futuro. Lo faccio come gallaratese adottato, cui questa città ha dato ed alla quale credo di aver restituito qualcosa col mio lavoro ed impegno amministrativo, e da recentissimo utente salvato dai medici del Sant’Antonio abate durante il Covid. Sarebbe bello che tutta la città senza distinzione si unisca, istituzioni comprese soprattutto, nella decisa difesa della necessità di conservare una più che dignitosa e indispensabile presenza sanitaria pubblica che, come ha detto il commissario di Forza Italia Mucci, non può mai essere residuale o secondaria a quella pur utile privata. Dico queste parole senza alcuna pretesa che vengano ascoltate ma con la speranza che aiutino tutti a non dimenticare cosa è stato ed è l’ospedale di Gallarate per tutti noi.
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