SERIE A
Varese: «Carattere e continuità»
Il coach dell’OJM carica la squadra in vista della trasferta sul campo del Derthona

Ioannis Kastritis va in cerca di continuità per la sua Openjobmetis. Dopo gli spunti positivi ma senza hurrà finale del match di domenica 2 marzo a Trapani, il coach greco della Pallacanestro Varese prepara la seconda trasferta consecutiva in programma domenica 9 marzo sul campo di Tortona con l’obiettivo di dare continuità alla prova d’esordio e proseguire i progressi.
«All’esordio abbiamo mostrato lo spirito che volevo vedere, soprattutto sul piano caratteriale. Ci sono anche cose da migliorare, ma ormai la partita di Trapani è alle spalle: pensiamo a Tortona, con l’obiettivo di dimostrare a noi stessi e ai tifosi che la prestazione di domenica scorsa non è stata casuale, ma deve diventare lo standard. Per una squadra è fondamentale avere continuità di rendimento, sarebbe una conferma importante della nostra crescita anche sul piano mentale» ha detto oggi, venerdì 7 marzo, il coach.
In casa biancorossa c’è il punto interrogativo Justin Gray, assente all’allenamento di stamattina, venerdì 7 marzo, a causa di un problema muscolare ad un polpaccio nella seduta di giovedì.
Oggi gli esami strumentali per capire se l’ala sarà della partita; di nuovo escluso il possibile reintegro di Jaron Johnson (mentre Keifer Sykes ha ufficialmente risolto il contratto con l’OJM: il suo futuro è al Legia Varsavia).
«Justin ha accusato un risentimento, svolgeremo gli esami del caso per capire l’entità del problema e poi capiremo se potrà essere della partita domenica. Reintegro di Johnson? Escluso: i giocatori del roster sono quelli attuali, a meno che non si trovi un rinforzo interno in grado di migliorare la squadra. E non ho intenzione di fare modifiche per situazioni congiunturali. Gray non ha brillato a Trapani, ma possono capitare le brutte serate; la cosa più importante è il gruppo e la sua solidità«.
Il tecnico dell’OJM fa il punto anche sul piano tattico in vista di una sfida contro una squadra molto fisica: «Tortona gioca un basket molto diverso da Trapani, è una squadra molto profonda e molto ben allenata. Cosa fare per reggere l’urto? Essere più fisici di loro, difendere con intensità, correggere i dettagli in attacco e giocare la nostra partita un possesso dopo l’altro».
© Riproduzione Riservata