ROMA
Massacrò l'ex, la procura di Torino impugna la sentenza

(ANSA) - ROMA, 12 SET - La procura di Torino ha impugnato la
sentenza di primo grado del Tribunale che aveva assolto lo
scorso giugno un uomo dall'accusa di maltrattamenti all'ex
compagna, condannandolo invece a un anno e mezzo per lesioni. La
donna era stata massacrata di botte, ma nelle motivazioni i
giudici scrivevano che l'uomo andava "compreso". La sentenza
"l'abbiamo impugnata e ci sarà poi un giudice che deciderà", ha
spiegato Cesare Parodi, presidente Anm e procuratore aggiunto di
Torino, intervistato da Tagadà su La7.
"La Procura di Torino, il gruppo che opera su questi reati -
ha sottolineato Parodi - è coordinato da me. Questa è una
vicenda seguita dal mio gruppo. La collega che ha chiesto la
condanna per il reato di maltrattamenti ha chiesto una pena
severa. Che cosa è accaduto? Abbiamo contestato il reato di
maltrattamenti e lesioni. Sulle lesioni viene riconosciuta la
responsabilità, l'imputato viene invece assolto dal reato di
maltrattamenti. Purtroppo, spesso ci sono delle assoluzioni
perché il reato di maltrattamenti ha una fattispecie
estremamente indefinita".
"Quello che purtroppo ci ha molto colpito, e lo posso dire
perché è un oggetto delle impugnazioni - ha proseguito il
procuratore - è il linguaggio che è stato utilizzato. Noi
chiederemo alla Corte d'appello, se al caso la Cassazione, se la
Procura generale lo riterrà, se questo genere di argomentazione,
che a me pare non in linea a quei principi espressi anche dalla
Corte europea, proprio sui criteri di valutazione, sia o meno
condivisibile". (ANSA).
© Riproduzione Riservata