PANCHINA BIANCOROSSA
Mandole-Varese, fumata bianca vicina
Offerto un biennale con Legovich. Via libera dellaa famiglia per il trasferimento
Ultimo chilometro per consacrare ufficialmente la nomina di Herman Mandole alla guida della Pallacanestro Varese. Dopo l’investitura ricevuta da Luis Scola - prima a quattr’occhi, poi quella pubblica in occasione della conferenza di fine stagione di lunedì scorso - il tecnico argentino ha ricevuto la proposta contrattuale che ha formalizzato la volontà del club biancorosso di affidargli la guida tecnica. Per quanto? Il coach di classe 1984 avrebbe richiesto garanzie di continuità per la sua prima da capo allenatore senior (rispetto a Tom Bialaszewski, mai head coach prima di Varese se si eccettua un’esperienza alla squadra femminile del suo liceo, Mandole ha all’attivo la guida della Nazionale Under 17 dell’Argentina ai Mondiali 2022). L’orizzonte temporale dovrebbe andare oltre la stagione 2024/25, per dimostrare a Mandole che la sua non è una nomina “pro-tempore” ma una scommessa su un coach “rampante”che gode di grande credito da parte di Pablo Prigioni («Uno dei miei migliori amici nel mondo del basket» secondo Scola, che al coach biancorosso in pectore ha lasciato la guida dell’Argentina nella finestra FIBA di febbraio 2024).
AL FIANCO DI MARCO
Ottenuto il semaforo verde anche dalla famiglia per l’incarico di head coacha Varese, se il contratto messo nero su bianco dal club biancorosso sarà di gradimento di Mandole, sembra tutto apparecchiato per la fumata bianca che ne ratifichi la promozione. Mantenendo al suo fianco Marco Legovich come prezioso collaboratore e primo assistente: anche con il tecnico triestino si lavora sui dettagli di una estensione contrattuale che elimini le uscite dall’attuale accordo fino al 2025, e allunghi il rapporto fino al 2026. Biennale per il capo e stessa durata per il vice, più eventuali opzioni, dando fiducia ad uno staff tecnico che nelle valutazioni di Scola e dei suoi collaboratori ha operato bene? La rotta intrapresa va in questa direzione, nella logica della continuità su diversi fronti. Il primo è quello auspicato dal General nel consuntivo di fine 2023/24: Varese è “squadra di sviluppo” per i giocatori, ma può diventarlo anche per gli allenatori, guardando prima di tutto tra le risorse interne che conoscono già il sistema.
CONTINUITÀ
Se il capo se ne va, o non va, priorità al vice facendo “scalare” gli altri membri dello staff: ora tocca a Mandole con due anni di esperienza, con l’idea che un domani possa toccare a Legovich “cresciuto” in casa. Se poi la coppia argentino-triestina reggerà per due anni, sarà un altro segnale di continuità, in controtendenza rispetto a quanto accaduto nelle ultime tre stagioni, laddove sulla panchina OJM si sono succeduti 5 diversi allenatori (Vertemati, Roijakkers, Seravalli, Brase e Bialaszewski).
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